E la situazione di degrado ed assoluta illegalita' al campo nomadi di Coltano e' un fatto che tutti possono constatare , perche' oltre alle famose villette concesse a note famiglie di pregiudicati, abitazioni poi revocate da parte dell' amministrazione comunale, sono sorte altre baracche ovviamente abusive ed ora la zona e' tornata ad essere quella baraccopoli che proprio il fallimentare progetto " Citta Sottili " intendeva eliminare con la realizzazione delle confortevoli villette. Ma questi clan balcanici che dimorano in questo campo nomadi si rendono responsabili di svariati reati , primo su tutti, quello di " Disastro Ambientale ", perche' e' palese che hanno praticamente creato un' attivita' di disfattura di auto ed elettrodomestici con la quale riciclano metalli preziosi che questi soggetti pluripregiudicati rivendono al mercato nero. Combustioni di carcasse di auto, copertoni , elettrodomestici dismessi che provocano il rilascio di pericolose sostanze inquinanti nell' ambiente, emissioni odorigene maleodoranti che spesso vengono avvertite a Tirrenia, Coltano e Pisa. Eppure per i reati ambientali sono entrate in vigore durissime legge come il famoso decreto " Terra dei fuochi ", decreto che prevede forti aggravementi di pena per i responsabili di gravissimi reati ambientali, perche' allora a Pisa non si applica la legge e soprattutto non si bonifica definitivamente Coltano e le sue pinete veramente a rischio ambientale? Perche' le varie associazioni ambientaliste sempre pronte a protestare per situazioni ben meno gravi di questa, rimangono in un " fragoroso ed assordante silenzio ? ". E sulla situazione di assoluto degrado e pericolo ambientale che cosa hanno da dire e soprattutto da " fare " Palazzo Gambacorti e la Prefettura?
ENNIO MASSI
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