CHI TACE ACCONSENTE...

 Ed ancora si registra " fragoroso ed assordante " silenzio in merito alla violenta aggressione subita da due giovani militanti di Azione Universitaria, da parte di una decina di appartenenti ai centri sociali e sicuramente sedicenti studenti fuori corso di 30 - 40 anni d' eta' come minimo. Un grave atto di violenza politica che riporta indietro nel tempo, ai famigerati anni di piombo, dove l' estremismo marxista tentava con la violenza ed il terrorismo di prendere il potere in Italia. Un grave atto di violenza politica che come detto registra al momento il silenzio assordante del rettore dell' ateneo pisano, dei partiti di sinistra , Pd in testa e della stampa cittadina, dal Tirreno a testate come Pisa Today, organi di stampa ridotti a grancassa elettorale della sinistra. Ma in merito a questi silenzi ed omissioni, vale sempre il motto : chi tace acconsente... DOTT PROF BRUNO KERNER

INTERROGAZIONE DI NAP : PERCHE' PISA HA DIMENTICATO FORESTO PALANDRI?

In questi giorni sono arrivati ai Consiglieri Comunali tramite email, e poi successivamente a mano, gli inviti per una cerimonia commemorativa PISA NON DIMENTICA REMO BERTONCINI ALBERTO DANI, prevista per martedì 4 aprile 2017 presso il Campo sportivo dell'Abetone.
Già lo scorso anno feci presente in 3° CCP che la lapide posta in via Bonanno riporta 3 nominativi di persone uccise in quel luogo: oltre a quelli di Bertoncini e Dani, fucilati il 25 marzo 1944, il primo nome è quello di Foresto Palandri, pisano, ucciso il 29 luglio 1943.
E' bene ricordare che in un “Comunicato in ricordo di Foresto Palandri” del 25 Luglio 2013, a firma del Presidente A.N.P.I .di Pisa Giorgio Vecchiani, si può leggere:
“Settanta anni fa, il 29 Luglio, Foresto Palandri, un soldato reduce dal fronte balcanico in licenza di convalescenza, intervenne a Porta Nuova (ora Via Carlo Cammeo), per sedare una zuffa e disarmare un borghese che impugnava una rivoltella, borghese poi rivelatosi un appuntato dei Carabinieri. Per questo fu arrestato e condotto nella vicina Caserma dei Carabinieri e dopo un sommario interrogatorio, su ordine del Colonnello Cuneo e del Capitano Arena fu fucilato presso il campo sportivo “Abetone” (dove sorge una lapide in suo ricordo). Si tentò all’epoca, di far credere che fosse stato fatto un severo atto di giustizia, ma in realtà fu un rivoltante delitto in violazione di ogni legge, delitto che non ha mai avuto giustizia..... E’ giusto che Pisa ricordi Foresto Palandri che noi consideriamo il primo martire della Resistenza.”

Per tutto quanto sopra esposto il Consigliere Comunale di Noi Adesso Pis@ Maurizio Nerini
chiede al Sindaco
quale siano le motivazioni che hanno portato ad escludere il nome di Foresto Palandri dalla cerimonia e chi ha deciso in merito
se sono previste altre cerimonie per ricordare la figura di Foresto Palandri “il primo martire della Resistenza pisana”
se sia stata contattata la famiglia di Foresto Palandri
come è articolato il cerimoniale dell'evento che esclude il ricordo di uno dei nomi riportati sulla lapide
quali sono state le spese a carico dell'Amministrazione in questa consiliatura per la cerimonia che sembra essere ripetuta ogni anno nella stessa forma.
Si allega la fotografia della lapide.
Pisa, 29 marzo 2017
Maurizio Nerini
Consigliere Comunale Capogruppo di Noi Adesso Pis@

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