“Il mercato estivo di Marina di Pisa per ora non si sposta dal lungomare”

Il mercato estivo di Marina di Pisa per ora non si sposta dal lungomare, nel luogo esatto dove lo prevede il piano del commercio approvato in consiglio comunale poco più di due anni fa. E’ il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli ad intervenire sulla proposta di spostamento in piazza Viviani del mercato estivo di Marina: “Siamo una associazione che per vocazione e missione lavora per difendere gli interessi delle imprese che rappresenta e più in generale il bene del territorio, interessi e bene che quasi sempre coincidono. Abbiamo un modo pragmatico di affrontare le questioni, siamo aperti a tutti i cambiamenti quando portano benefici, e non è nostra abitudine arroccarci su posizioni meramente corporative. Consideriamo il dialogo e la concertazione i metodi per eccellenza per individuare le soluzioni migliori e più efficaci, e se ci sarà chiesto di affrontare la questione saremo pronti a farlo con la massima chiarezza e disponibilità, aperti anche ad eventual

" I reperti etruschi conservati a Fireze tornino nella provincia di Pisa !!! "

COMUNICATO STAMPA
"I reperti etruschi conservati a Firenze tornino nella provincia di Pisa!!!"
SIANO RIPORTATI I REPERTI ETRUSCHI NELLA NOSTRA PROVINCIA E NELLA NOSTRA CITTA': FIRENZE SI TENGA I SUOI, SE CE NE HA!!
"Firenze non cita Pisa quale città etrusca ma tiene i nostri tesori" - esclama Giovanni Garzella - "ci restituisca tutti i tesori che ha della nostra città sapremo valorizzarli!! Li restituisca anche a Volterra!! Il Comune di Pisa chieda i soldi al Comune di Firenze per i nostri tesori esposti!!
Duro attacco di Giovanni Garzella dopo una sua recente visita al Museo Archeologico Nazionale di Firenze in Piazza Santissima Annunziata.
"Mi sono recato in visita al Museo Archeologico Nazionale localizzato a Firenze dove mi sono reso conto che reperti fiorentini ve ne erano veramente pochi o nessuno" - esclama Giovanni Garzella - "in compenso nella sezione Etrusca scoprivo che nella spiegazione video non era citata Pisa  quale città etrusca, ma a pochi metri veniva esposto un nostro ritrovamento restaurato dalla Provincia di Pisa che aveva raccolto finanziamenti. Stupefatto ho chiesto se vi erano anche i reperti ritrovati nella Tomba del Principe Etrusco di Pisa e la risposta è stata eclatante "Non sappiamo nulla della Tomba del Principe Etrusco e non ci risulta che vi sia neanche materiale nei depositi". E' vero che si trattava di personale di custodia e non di esperti, ma li ho visti fare una serie di telefonate....senza esito. Per questo motivo in queste ore ho inoltrato una serie di atti ispettivi tesi a capire .....quattro INTERPELLANZE E UNA LETTERA AL SINDACO DI VOLTERRA.
1° INTERPELLANZA
Interpellanza: "Perchè il Museo Archeologico Nazionale localizzato a Firenze non cita Pisa tra le città Etrusche?
Io sottoscritto Giovanni Garzella, interpella il sig. Sindaco per sapere come mai il Museo Archeologico Nazionale localizzato a Firenze non cita Pisa tra le città Etrusche.
Durante una mia recente visita al Museo Archeologico Nazionale collocato a Firenze ho potuto verificare (come da foto) che il video di presentazione non cita Pisa tra le città etrusche nonostante la presnza significativa di reperti che lo dimostrano. Anche il sito del Comune di Pisa (http://www.comune.pisa.it/museo/Iplug-in/DOC/adu-011/paragrafo2.html) testimonia le nostre origini etrusche.
Per questi motivi desidero sapere:
1- Perchè Pisa non è citata tra le città etrusche.
2- Quali azioni legali ha intenzione di intraprendere l'Amministrazione al fine di essere risarcita nel danno di immagine ricevuto.
Giovanni Garzella
2° INTERPELLANZA
Interpellanza: "Perchè il Cippo della Figuretta non è esposto a Pisa?"
Io sottoscritto Giovanni Garzella, interpella il sig. Sindaco per sapere come mai il Cippo etrusco della Figuretta, restaurato con fondi della Provincia di Pisa, non è esposto a Pisa.
L'esposizione di beni archeologici richiama turismo e denaro percui ritengo che questo reperto, come altri debbano tornare nella nostra città, magari in un piccolo museo accanto al Tumulo del Principe Etrusco perchè sono reperti tombali dei nostri avi e come tali debbono rimanere nella nostra città.
Per questi motivi desidero sapere:
1- Se i fondi con il quale è stato restaurato erano finalizzati a finalità turistiche e pertanto a tutela dei soldi pubblici spesi quali azioni legali intende intraprendere l'Amministrazione Comunale danneggiata per il mancato richiamo turistico.
2- Quanto è costato restaurarlo e trasportarlo a Firenze; chi ha sostenuto tutti i costi.
3- Chi era proprietario del terreno in cui fu ritrovato.
4-Quali azioni intende intraprendere l'Amministrazione Comunale al fine di riportare tale reperto Archeologico a Pisa per valorizzarlo.
Giovanni Garzella
3° INTERPELLANZA
Interpellanza: "Dove sono i reperti del Tumulo del Principe Etrusco visto che a Firenze non ne sanno nulla" .
Io sottoscritto Giovanni Garzella, interpella il sig. Sindaco per sapere dove sono i reperti del Tumulo del Principe Etrusco visto che a Firenze non ne sanno nulla.
L'esposizione di beni archeologici richiama turismo e denaro percui ritengo che questo reperto, come altri debbano tornare nella nostra città, magari in un piccolo museo accanto al Tumulo del Principe Etrusco perchè sono reperti tombali dei nostri avi e come tali debbono rimanere nella nostra città.
Per questi motivi desidero sapere:
1- Dove sono i reperti del Tumulo del Principe Etrusco visto che a Firenze non ne sanno nulla.
2- Quanto è costato restaurarli e trasportarli nel luogo in cui sono conservati; chi ha sostenuto tutti i costi.
3- Chi era proprietario del terreno in cui furono ritrovati.
4-Quali azioni intende intraprendere l'Amministrazione Comunale al fine di riportare tali reperti Archeologici a Pisa per valorizzarloi
Giovanni Garzella
4° INTERPELLANZA
Interpellanza: "Dove sono i cippi funerari etruschi ritrovati in più parti nella nsotra città?"
Io sottoscritto Giovanni Garzella, interpella il sig. Sindaco per sapere dove sono i cippi funerari etruschi ritrovati in più parti nella nsotra città.
Ho avuto notizia di reperimenti negli anni di diversi cippi funerari etruschi nella nostra città oltre a quello presente in Via San Martino e non sapendo dove sono sono a chiedere all'Amministrazione se ne è a conoscenza visto che nel sito del  Comune (http://www.comune.pisa.it/museo/Iplug-in/DOC/adu-011/paragrafo2.html)  li cita:
Le origini della città di Pisae risalgono al Paleolitico superiore e sono legate alla particolare morfologia del sito, che si prestava ad accogliere insediamenti umani votati agli scambi e ai commerci. I corsi d'acqua percorribili, dal sistema deltizio agibile, ne facevano uno degli approdi più ambiti della costa tirrenica; di analoga importanza anche la convergenza lungo la valle dell'Arno delle principali reti viarie della penisola. Tali fattori provocarono quindi l'avvicendarsi nel luogo di varie popolazioni: in epoca storica, i Liguri, i Greci, gli Etruschi, fino ai Romani. Tuttavia testimonianze archeologiche provano come già in età neolitica Pisa fosse uno dei principali nodi mediterranei posti sulle rotte di scambio di prodotti di prima necessità, quali il sale e i metalli: una situazione privilegiata e vivace che rimarrà immutata anche nelle epoche storiche successive. Nel VI secolo a.C. Pisa etrusca doveva rivestire un ruolo fondamentale nel sistema degli scambi commerciali, soprattutto di metalli quali il ferro, lo stagno, il bronzo. Era infatti collegata alle principali rotte mediterranee attraverso i suoi approdi marittimi e fluviali, ma anche alle grandi città del nord della penisola (dell'Emilia, del Veneto), attraverso un sistema viario interno efficiente. E' probabile che già allora il sito sorgesse alla confluenza di Arno e Auser, ma ciò che è certo è che l'insediamento era collocato nel settore più settentrionale della città attuale. Purtroppo non è possibile risalire ad una precisa configurazione dell'impianto urbanistico per quest'epoca, di cui sopravvivono solo alcune rare vestigia isolate. Le più importanti sono indubbiamente le necropoli, riconducibili ai secoli VI-V, individuate da scavi archeologici attorno alla città ed in particolare nelle zone di Porta a Mare, Barbaricina, Porta a Lucca e della Figuretta. Il rinvenimento di numerosi cippi funerari marmorei (le cosiddette 'pietre acheruntiche', a lungo ritenute romane) dimostra come all'epoca dovessero esser già attive le cave apuane, citate da Plinio, e come Pisa dovesse esser centro di lavorazione e distribuzione del marmo. Uno di questi manufatti, un grande cippo dalla forma di pera, è peraltro ancor oggi visibile all'angolo della Via San Martino, all'imbocco di quella che fu chiamata appunto Via la Pera. Altri pezzi etruschi, soprattutto cippi e basi funerarie, furono infine reimpiegati in epoca medievale, com'è il caso di alcuni conservati nelle raccolte del Camposanto. Da ricordare, infine, la scoperta di un santuario del VI-V secolo nell'area del Campanile in Piazza del Duomo, sorto con ogni probabilità, com'era usanza del popolo etrusco, a ridosso di una cerchia muraria di cui purtroppo non sussistono oggi più vestigia.

Per questi motivi desidero sapere:
1- Se corrisponde al vero che nella nostra città sono stati trovati numerosi cippi funerari estruschi.
2- Eventualmente quanti sono e dove sono conservati.
3- Quali azioni intende intraprendere l'Amministrazione al fine di tutelarli e valorizzarli.
Giovanni Garzella

LETTERA AL SINDACO DI VOLTERRA
Gent.mo Sig. Sindaco,
ho sempre apprezzato la Sua azione Politica tesa soprattutto a tutelare la sua città e il suo patrimonio artistico e monumentale, per questo venni ai sopralluoghi quando Volterra fu ferita nel 2014.
Sono qui a scriverLe perchè in un mio recente sopralluogo al Museo Archeologico Nazionale collocato a Firenze ho ritrovato molti reperti Etruschi e sono certo molti dei quali appartengono al Suo territorio.
Credo non sia giusto strappare i reperti dei propi antenati dal territorio percui la invito a fare un sopralluogo ed apromuovere azioni che possano riportare al suo Comune tali reperti.
Lo sviluppo turistico di un territorio si ha anche attraverso questo e poichè mi sento in parte adottato dalle Sue terre ed in particolare da Chianni vorrei che la storia di quei territori abbia il suo museo a cielo a aperto in un percorso turistico che anche altri comuni vorrebbero realizzare.
AugurandoLe Buon Lavoro, la saluto.
Giovanni Garzella

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