“Il mercato estivo di Marina di Pisa per ora non si sposta dal lungomare”

Il mercato estivo di Marina di Pisa per ora non si sposta dal lungomare, nel luogo esatto dove lo prevede il piano del commercio approvato in consiglio comunale poco più di due anni fa. E’ il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli ad intervenire sulla proposta di spostamento in piazza Viviani del mercato estivo di Marina: “Siamo una associazione che per vocazione e missione lavora per difendere gli interessi delle imprese che rappresenta e più in generale il bene del territorio, interessi e bene che quasi sempre coincidono. Abbiamo un modo pragmatico di affrontare le questioni, siamo aperti a tutti i cambiamenti quando portano benefici, e non è nostra abitudine arroccarci su posizioni meramente corporative. Consideriamo il dialogo e la concertazione i metodi per eccellenza per individuare le soluzioni migliori e più efficaci, e se ci sarà chiesto di affrontare la questione saremo pronti a farlo con la massima chiarezza e disponibilità, aperti anche ad eventual

SUL TRASLOCO DELLE BANCARELLE DI PIAZZA BELVEDERE A TIRRENIA , RIMPALLO TRA COMUNE E PARCO

Ora , l' uscita del vicesindaco Ghezzi, che come riporta " La Nazione " di ieri, vuole il trasloco del mercatino bangladese ( perche' ormai si tratta di questo...) nelle aree verdi adiacenti la pineta di Piazza Belvedere. Il trasloco, ritenuto ormai improrogabile dal vicesindaco, a causa del vergognoso ed avanzante degrado della stessa piazza parallelamente al dilagare del commercio abusivo. Per il vicesindaco i tempi di questo trasloco non devono andare oltre la primavera, e l' amministrazione comunale aveva studiato una sede alternativa per i venditori bangladesti, ovvero le aree verdi immediatamente dietro i marciapiedi , che così verrebbero liberati. Ma tale progetto si scontra con l' Ente Parco che classifica le aree verdi , immediatamente dietro il marciapiede di piazza Belvedere, come " aree boschive ". Morale: si prevede il classico rimpallo tra comune ed Ente Parco che non potra' che portare ad un ulteriore slittamento della riqualificazione del centro di Tirrenia , che tra degrado, manutenzione degli arredi urbani, " Suk " bangladese, non puo' certo dirsi una localita' turistica degna di questo nome. A questo punto, agli operatori turistici, agli imprenditori, alle categorie economiche , non rimane che attuare forme di protesta dure ed incisive, perche' le bancarelle bangladesi, devono essere smantellate, non sono compatibili con una localita' come Tirrenia, che negli anni 60" rivaleggiava con la Versilia, mentre oggi e' ridotta a Suk e le pinete sono diventate " orinatoi " pubblici.
Manifestazioni incisive e dure, che dovrebbero rivendicare anche l' istituzione del comune Autonomo del Litorale Pisano, unico vero modo per " salvare " Tirrenia, Marina e Calambrone, dal degrado ed illegalita' avanzanti e contro il manifesto boicottaggio e disinteresse da parte dell' amministrazione comunale pisana.
CYRANO MECHI

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