Confcommercio: “Difendere il lavoro degli imprenditori balneari e gli interessi nazionali”
Federico Pieragnoli, segretario generale del Sib Confcommercio e direttore di Confcommercio Provincia di Pisa e Confcommercio Provincia di Livorno, esprime pieno sostegno alle dichiarazioni rilasciate oggi dal Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in occasione del suo intervento al TTG Travel Experience di Rimini riguardo alla direttiva Bolkestein e alla situazione dei balneari italiani.
Pieragnoli si unisce al monito di Salvini, sottolineando l’importanza di difendere il lavoro, il sacrificio e l’impegno degli imprenditori balneari italiani. “Le parole del Vicepremier sono chiare e rispecchiano una realtà che denunciamo da tempo” – afferma – “Le nostre spiagge non sono solo un’attività economica da 10 miliardi di valore aggiunto e 100 milioni di presenze annue, ma rappresentano un patrimonio di eccellenza nel sistema turistico italiano, costruito su generazioni di sacrifici, investimenti e un’attenzione al cliente unica. Questo valore non è replicabile e non può essere svenduto” .
“Il rischio concreto è quello di sradicare il tessuto imprenditoriale che ha reso le coste italiane mete ambite in tutto il mondo” continua il segretario generale del Sindacato Italiano Balneari “a causa di una interpretazione rigida e decontestualizzata della normativa europea”.
Il Sib Confcommercio plaude all’impegno del Governo a non concedere “favori o privilegi”, ma a garantire la dignità e la continuità operativa delle attuali gestioni, che sono parte integrante dell’offerta turistica italiana. “Il Governo non faccia passi indietro e si impegni a garantire un giusto indennizzo per tutti gli investimenti realizzati, scongiuri il pericolo del monopolio delle grandi imprese, considerando l’impegno e la fatica delle piccole imprese che vi operano da decenni, e che ci siano tempi chiari e certi per predisporre bandi che riconoscano tutto questo” – aggiunge.
“È tempo che l’Europa riconosca le specificità del sistema italiano, dove la concessione balneare è storicamente legata a un’impresa che ha investito sul bene demaniale, e non può essere trattata alla pari di qualsiasi altra licenza commerciale. Chiediamo una volta di più al Governo Italiano una totale difesa degli interessi nazionali in sede europea, così come non è stato fato sino ad ora”.
“Come Sib Confcommercio continueremo a a monitorare l’evoluzione della situazione e a sostenere ogni iniziativa volta a proteggere le imprese balneari dalla minaccia di esproprio economico e a salvaguardare la leadership del turismo costiero italiano” conclude Pieragnoli
CONFCOMMERCIO PISA
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