Ponte della Botte, ristori irrisori rispetto ai danni subiti

Confcommercio: “Ennesima beffa per le imprese”


“Dopo più di un anno di sofferenze difficoltà a causa del protrarsi ai lavori del Ponte della Botte, i ristori avrebbero dovuto rappresentare un congruo risarcimento per sostenere le imprese danneggiate. Purtroppo invece ci troviamo davanti all’ennesima delusione: contributi del tutto insufficienti e una realtà ancora una volta lontana dalle promesse iniziali”.

Sono parole piene di amarezza quelle del referente sindacale Confcommercio Provincia di Pisa Luca Pisani in merito alle cifre ufficiali dei ristori approvate dalla Regione Toscana: alle imprese del territorio di Vicopisano colpite dalla lunga chiusura del Ponte alla Botte andranno appena 17.746 euro complessivi, con un contributo medio di 4.436 euro a impresa mentre per il Comune di Calcinaia 33.238, 96 euro con un contributo medio di 2.769, 91 euro.


“Pur apprezzando l’impegno della Regione, il contributo annunciato di 60mila euro si è rivelato meno di un terzo di quanto comunicato mesi fa e in proporzione, copre a malapena il 20% dei danni. Parliamo di cifre veramente irrisorie per imprese che hanno subito una chiusura che ha paralizzato la viabilità, ridotto drasticamente i fatturati e complicato ogni spostamento di merci, clienti e fornitori. Le imprese hanno resistito con sacrifici enormi. Adesso si trovano davanti a un ristoro che è una goccia nel mare”


“La Regione ha distribuito risorse anche ad altri territori con ponti chiusi da più tempo – prosegue Pisani – e questo è comprensibile. Ma ciò non giustifica il venir meno degli impegni presi. Serviva uno stanziamento aggiuntivo, non un taglio lineare che penalizza le aziende già messe in ginocchio”.


“Chiediamo un incontro urgente con il presidente della Provincia di Pisa e con i sindaci coinvolti. Se ci sono penali già in essere, chiediamo che almeno una parte venga destinata a chi in questi mesi ha pagato il prezzo più alto. Non possono essere le imprese a pagare il prezzo di lavori pubblici mal gestiti”.


Esprime la sua insoddisfazione anche l’avvocato Alessandra Ghelardini, che tutela alcune delle attività ubicate in prossimità del Ponte della Botte: “Apprezziamo lo sforzo della Regione, anche se i contributi risultano veramente irrisori: a fronte di tagli documentati e perdite superiori a 1 milione di euro, ricevere 6-7 mila euro non rappresenta nemmeno una minima parte del danno subito. Tra l’altro la situazione di emergenza non è ancora conclusa: è evidente un calo di clientela e un cambiamento nelle abitudini delle persone, per cui la ripresa sarà graduale e continuerà a richiedere tempo per far fronte a queste difficoltà.


“Alla Regione chiediamo l’istituzione di un fondo integrativo che possa almeno in parte coprire le perdite subite finora. Per quanto riguarda la Provincia, grande assente, qualora amministrativamente non avesse gli strumenti per intervenire, sarebbe opportuno prevedere soluzioni a livello civilistico” spiega l’avvocato.


“Va ricordato che il proprietario della struttura ha stipulato il contratto e che, laddove previsti, ci sarebbero stati i diritti di richiedere eventuali penali. Tali penali, se applicate, potrebbero essere destinate alle imprese danneggiate, come già richiesto da Confcommercio che per prima si è attivata richiedendo un fondo straordinario per le aziende colpite. Questa potrebbe essere l’occasione per dimostrare la vicinanza delle istituzioni ai cittadini e alle imprese: un’opportunità di riscatto. I Comuni hanno il dovere di supportarci nella richiesta di questi aiuti”.

CONFCOMMERCIO PISA

Commenti