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I Comitati Stazione : " Non solo zona rossa, ma riqualificazione commerciale ed urbanistica di tutto il quartiere "
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bah! Noi qui ci stiamo e viviamo il quartiere e ne conosciamo i problemi e chiediamo insistentemente da anni l’istituzione di una “zona rossa” permanente — poi si chiami come si vuole, ma tant’è — che eserciti un controllo del territorio più capillare ed efficiente di quanto accade attualmente. Quando la “zona rossa” c’é stata — basta chiedere ai residenti e ai commercianti che vi operano, italiani e non — il beneficio si é avvertito eccome. Noi cittadini — la stragrande maggioranza dei cittadini: ascoltateli ogni tanto — pensiamo che la “zona rossa” debba anzi essere ampliata alle altre strade del quartiere e oberate dagli stessi problemi (il problema qui non è uno solo, ma una serie di fattori convergenti e che caratterizzano un’area abbastanza ampia). Con questa cosa si risolve tutto? No, non ci è mai passato neanche per l’anticamera del cervello pensare che con la “zona rossa” si possa risolvere ogni problema del quartiere, nondimeno la “zona rossa” rimane imprescindibile. Come cittadini del Comitato pensiamo che sia indispensabile agire politiche volte a riportare residenti stanziali in città; che é urgente pianificare il commercio per ricostruire la rete commerciale (oggi disarticolata) e promuoverne la qualità, nonché la sua funzione di servizio essenziale per la cittadinanza; che occora rapidamente una normazione dell’offerta ricettiva turistica che le impedisca di trafficare nell’abusivismo e di occupare per intero la città. C’è ad esempio da rivedere i protocolli di affitto concordato che non stanno in equilibrio con le rendite catastali degli immobili della zona .. Insomma, non ci fermiamo alla “zona rossa”..
Ecco, precisato questo, una minima considerazione mi viene spontanea: che chi non conosce la situazione e sta lontano da questo quartiere ci venga a dire che cosa sia meglio per noi che ci viviamo ogni giorno, mi sembra un po’ troppo, francamente ..
ALBERTO BOZZI
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