Confcommercio sull' ennesimo rinvio dell' apertura del ponte della Botte a Calcinaia : " Siamo nauseati "

 Quel pasticciaccio brutto del Ponte alla Botte: prendiamo in prestito il noto romanzo di Carlo Emilio Gadda per definire l'assurda situazione che sta vedendo rimandare ancora una volta sine die la sua riapertura completa al traffico, dopo aver appreso del nuovo slittamento senza alcuna indicazione di una data certa per la fine dei lavori”.

Esprime tutta la sua indignazione il referente sindacale di Confcommercio Provincia di Pisa Luca Pisani dopo l'ultima riunione convocata dalla Provincia per i lavori al Ponte della Botte.


“Siamo letteralmente nauseati dalle giustificazioni tecniche della Provincia e che nascondono evidenti negligenze sulla gestione dell'intervento, a ormai un anno dall'inizio dei lavori avviati il 12 luglio 2024. L'impegno assunto nell'ultima riunione era quello di riaprire totalmente il Ponte entro la prima settimana di luglio, ma anche stavolta, come nelle precedenti occasioni, ogni annuncio è stato puntualmente disatteso. Un'altra scadenza non rispettata e cui siamo purtroppo abituati”.


“Adesso la misura è colma: abbiamo richiesto più volte l'accesso agli atti e il cronoprogramma alla Provincia ma alla nostra associazione, così come ai legali che tutelano le ditte danneggiate, niente è mai pervenuto. A fare le spese di questa novella dello stento sono purtroppo sempre imprenditori e commercianti. Il ritardo ha ormai raggiunto proporzioni inaccettabili e anche in seguito a nostri sopralluoghi effettuati con le attività abbiamo verificato che la presenza dei lavoratori sul cantiere è davvero minima, quando invece dovrebbero procedere speditamente verso la fine. Il rimpallo di responsabilità tra Provincia e ditta incaricata ci ha francamente stancato”.


A preoccupare Confcommercio è anche “la prossima chiusura del Ponte di Calcinaia, che a partire da domani (mercoledì 25 giugno), vedrà l'istituzione del senso unico di marcia. È veramente inaccettabile essere arrivati nel pieno dell'estate con una viabilità compromessa che coinvolge due infrastrutture strategiche per la Valdera e il Lungomonte e che comporterà fortissimi disagi a imprese e cittadini” conclude Pisani.

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