Muore noto giornalista pisano e grande commentatore delle vicende del Pisa : il cordoglio del Pisa S.C
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Magnani ha condotto per quattro anni l’assessorato alla Cultura in modo del tutto incolore, a tratti in modo imbarazzante, incomprensibile.
La proposta politica della sua lista civica scesa in campo alle scorse elezioni ha avuto un risultato catastrofico, raccogliendo più o meno gli stessi numeri che raccolsi io da solo quando mi candidai consigliere nel 2018.
Ciononostante nei giorni scorsi un tale disastroso esempio di inadeguatezza ha rischiato di essere comunque premiato con la presidenza del maggior presidio culturale della città.
Dunque questa insistenza da parte del sindaco chiarisce, senza possibiltà di appello, che nel 2019 il sottoscritto fu defenestrato dal ruolo di assessore non già perchè davvero negligente o peggio incapace (a quell’epoca avevo anche prevalso in tutti i tribunali circa le ben note accuse da cui mi ero dovuto difendere, il che
cancellava ogni imbarazzo nell’avermi in giunta), ma proprio perchè era stato deciso che io dovessi far conunque posto all’arrivo di qualcun’altro.
Tant’è che il 10 agosto 2019, durante una riunione nell’ufficio del sindaco a cui partecipava anche l’ex imberbe segretario della Lega (molto motivato circa la mia esautorazione e un “cambio di passo”), le contestazioni dei due mi parvero talmente risibili e pretestuose da lasciarmi interdetto.
Per salvarli dalla figuraccia che stavano facendo, proposi loro di abbandonare l’assessorato “ per motivi personali”. Oggi ho ben capito che non vi era alcun valido motivo che io lasciassi, perchè il fine era solo quello di liberare una poltrona per metterci un soggetto più gradito (che in definitiva era un bancario, sebbene appassionato di spettacolo e persona squisita, al posto di un uomo di teatro con trentacinque anni di attività professionale alle spalle!).
Lo stesso nome che, nonostante la lampante inadeguatezza, oggi avrebbe dovuto sedere sullo scranno più alto della Fondazione Teatro di Pisa. Un trattamento di riguardo che va oltre ogni ragionevole comprensione, e che non può che spiegarsi come ho gia detto.
Tutto ciò è molto avvilente e non solo chiarisce quanto il sottoscritto nel 2019 sia stato ingiustamente maltrattato fino all’umiliazione in un momento in cui avrei potuto dare tanto alla città, ma anche quanto il sindaco e tutto il centrodestra abbiano così poco a cuore la Cultura, un ambito che a Pisa dovrebbe rappresentare l’alfa e l’omega.
Temo che proprio non lo capiscano.
La loro gestione della Cultura in una città gloriosa come la nostra odora di pressapochismo, di fuffa, di mancanza di senso della storia e di visione a lungo raggio, di dilettantismo, di provincialismo, di generale mancanza di idee e perciò di talento.
Tutto questo fa dell’esperinza del governo di centrodestra a Pisa un’autentica occasione mancata (che temo non si ripresenterà più).
Adesso viene dunque nominato un altro presidente (la legge Severino non c’entra niente perchè è congelata da tre anni: semmai i partiti si sono irrigiditi per lo stesso imcomprensibile decisionismo che vuol prescindere da loro, che ha così spesso caratterizzato il sindaco in tandem con l’ex segretario della Lega).
Auguri dunque di buon lavoro, e incrociamo le dita. Andrea Buscemi
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