Muore noto giornalista pisano e grande commentatore delle vicende del Pisa : il cordoglio del Pisa S.C
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La svolta iniziò con la riforma monetaria - ma anche politica - attuata dall'imperatore Federico I detto il Barbarossa nell'ambito della lotta con i comuni lombardi: fu così coniato un "denaro imperiale" dal valore di due denari milanesi o pavesi. Questa riforma fu un vero successo e, tra la fine del XII secolo e gli inizi del XIII, Venezia iniziò a coniare un "grosso" - che fu detto anche "ducato d'argento" o "matapan" - d'argento a 965 millesimi del peso di g 2,2 del valore di 26 denari veneziani; nello stesso periodo Genova fece lo stesso con un "grosso" argenteo a 960 millesimi di g 1,5 ca. dal valore di 4 denari genovesi. Siena e Pisa aprirono subito dopo la strada alla coniazioni di grossi in quasi tutte le zecche toscane dal contenuto di g 2,3 di argento fino e dal valore di 12 denari pisani o lucchesi."
cfr. https://it.wikiversity.org/wiki/Monetazione_medioevale
Sullo stesso argomento consultare anche:
- L. Clerici, Circulation monétaire et fonctions de la monnaie en Italie du Nord dans la seconde moitié du XVe siècle.
- Carlo Maria Cipolla, Moneta e civiltà mediterranea, Neri Pozza, Venezia 1957
- Carlo Maria Cipolla, Storia economica dell'Europa pre-industriale, il Mulino, Bologna 1974
- Carlo Maria Cipolla, Le avventure della lira, il Mulino, Bologna 1975
- Monica Baldassarri, Zecca e monete del comune di Pisa. Dalle origini agli inizi della seconda Repubblica XII secolo-1406. Vol. 1, Felici, 2010.
L'immagine è tratta da:
ZENZERO, "Pisa Grosso da 2 Soldi"18 Novembre in Monete Medievali di Zecche Italiane, in
https://www.lamoneta.it/topic/164475-pisa-grosso-da-2-soldi/
MARIO CHIAVERINI
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