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COINVOLGERE IL LITORALE PISANO
Positiva la notizia che i Comuni di Pisa, Lucca e Livorno abbiano affidato tempo addietro all’Azienda Metropolitana Milanese lo studio di fattibilità per una “metropolitana di superficie” sui binari ferroviari che uniscono le tre città.
Essa va nella direzione di migliorare i collegamenti ferroviari, puntando a coinvolgere nel progetto le Ferrovie dello Stato.
Però, sia l’importo ridotto dell’incarico, sia le dichiarazioni degli assessori, lasciano intendere che non verrà progettata una vera metropolitana di superficie, ma semplicemente un potenziamento del servizio ferroviario, magari con l’aggiunta di qualche parcheggio scambiatore e un numero esiguo di nuove fermate.
La Città ecologica ritiene che, per realizzare una reale metropolitana di superficie d’area vasta, sia necessaria l’integrazione dei collegamenti interurbani su ferro con le linee tranviarie urbane nei capoluoghi, Livorno e Pisa in particolare, le città che hanno progetti al riguardo. Come le linee urbane sono monche senza un collegamento tranviario d’Area Vasta così i collegamenti su ferro nell’Area Vasta hanno una valenza limitata se non collegati direttamente, senza rotture di carico, con le linee urbane nei poli principali della rete.
Si realizzerebbe così una vera metropolitana di superficie con l’utilizzo delle linee ferroviarie esistenti come linee tranviarie interurbane, con nuove fermate, cadenzamento e segnalazione di tipo tranviario e con la tecnologia del tram treno, già in uso in molte città europee.
Il tram treno è un veicolo di tipo tranviario, in grado di percorrere indifferentemente sia i binari ferroviari che quelli tranviari nelle strade cittadine, consentendo di collegare in maniera diretta, senza cambiare mezzo di trasporto i principali centri delle aree metropolitane.
E’ facile comprendere che in questa prospettiva l’attrattività del mezzo pubblico aumenterebbe notevolmente, Ad esempio, nella città tedesca di Karlsrue, dopo la realizzazione di linee di tram treno, il numero di passeggeri trasportati è cresciuto da tre a dieci volte.
In un recente convegno abbiamo proposto in particolare per la linea ferroviaria Pisa – Lucca, facilmente adattabile a una riconversione di tipo tranviario, una soluzione di questo tipo, prevedendo nel tratto che collega San Giuliano Terme con Pisa la realizzazione di nuove fermate nelle località di Gello, Le Maggiola, I Passi, Via Rindi.
La soluzione indicata dall’Assessore Dringoli, con il raddoppio dei binari sulla linea e la centralità della Stazione di san Rossore, contenuta anche nel progetto di linee tranviarie urbane predisposto dall’amministrazione comunale, vanno nella giusta direzione, ma allora perché rinunciare ad analizzare nello studio di fattibilità una vera metropolitana di superficie come da noi descritta?
Riteniamo infine necessaria maggiore attenzione al collegamento tranviario interurbano tra Calambrone e la città di Pisa. Da quel che sappiamo sembra che per esso si segua la linea ferroviaria attuale, forse raddoppiandola.
La Città ecologica ritiene sbagliato per tale collegamento escludere quello litoraneo cioè quello per Calambrone, Tirrenia, Marina.
Non è possibile sprecare questa occasione e non verificare come realizzare questa linea tranviaria. che è l’unica infrastruttura in grado di garantire una mobilità sostenibile verso il litorale nei mesi estivi e dare alle località litoranee nuove opportunità di vita per il resto dell’anno.
Associazione ambientalista
LA CITTÀ ECOLOGICA
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