CHI TACE ACCONSENTE...

 Ed ancora si registra " fragoroso ed assordante " silenzio in merito alla violenta aggressione subita da due giovani militanti di Azione Universitaria, da parte di una decina di appartenenti ai centri sociali e sicuramente sedicenti studenti fuori corso di 30 - 40 anni d' eta' come minimo. Un grave atto di violenza politica che riporta indietro nel tempo, ai famigerati anni di piombo, dove l' estremismo marxista tentava con la violenza ed il terrorismo di prendere il potere in Italia. Un grave atto di violenza politica che come detto registra al momento il silenzio assordante del rettore dell' ateneo pisano, dei partiti di sinistra , Pd in testa e della stampa cittadina, dal Tirreno a testate come Pisa Today, organi di stampa ridotti a grancassa elettorale della sinistra. Ma in merito a questi silenzi ed omissioni, vale sempre il motto : chi tace acconsente... DOTT PROF BRUNO KERNER

PISA MOVER : CONTI IN PERDITA , SI VA VERSO L' AUMENTO DEL COSTO DEI BIGLIETTI DA 2,70 A 5 EURO

Ed i vertici di Pisa Mover, a fronte di un deficit di bilancio e gestionale di oltre 2 milioni di euro, hanno fatto pubblicamente richiesta all' amministrazione comunale, di poter aumentare il costo del biglietto della navetta da 2,70 a 5 euro. Aumento del costo dei biglietti di questa navetta, che sicuramente aggravera' il bilancio gestionale di Pisa Mover, probabilmente se non sicuramente con lo sbocco del fallimento. Questo perche' la tanto vituperata ed esosa navetta, sara' sempre piu' disertata dai viaggiatori del Galilei, che in gruppo preferiranno servirsi dei taxi, dividendosi quindi le spese. Ed anche Toscana Aeroporti, con la sua gestione dei bus navetta verso Firenze, ha contribuito al collasso finanziario di Pisa Mover, perche' la gran parte dei viaggiatori che sbarcano all' aeroporto pisano, preferiscono utilizzare questi comodi mezzi, piuttosto che utilizzare la navetta del Pisa Mover, per dovere andare in quel Suk chiamato stazione di Pisa e poi dirigersi verso Firenze. Pisa Mover un fallimento finanziario e gestionale, costato oltre 70 milioni di euro, un fallimento purtroppo che ricadra' nelle tasche dei contribuenti pisani, mentre sarebbero da accertare responsabilita' e responsabili di questo autentico spreco di denaro pubblico.
ENNIO MASSI

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