Mentre altri si affannavano nel traffico vacanziero, abbiamo optato per un giro in bici nelle vie cittadine (perché le ciclabili sono ridicole) alla riscoperta della città.
Il quadro appare ancora deludente, l'eredità lasciata è pesante, c'è ancora molto da fare e da lavorare e in tutte le direzioni.
Piazza Stazione, finalmente accogliente, verde e fiorita, ma poco oltre insistono bande di nullafacenti di varie etnie che spadroneggiano circondati da lattine di birra e bottiglie di alcolici, mentre il punto di Polizia Municipale rimane chiuso.
Piazza Vittorio, sempre di uno squallore desolante, vedeva sui rari tratti di verde “campeggiatori abusivi”, mangiare, dormire e …..., come se fossero a casa loro, idem da Haring e pure in Piazza Martiri/Santa Caterina.
Naturalmente lo “struscio” sulle auto dei parcheggiatori abusivi continua nell'indifferenza amministrativa in Piazza Sant'Antonio, come in Piazza Carrara, Santa Caterina, eccetera.
Le chiese: Cavalieri; San Sisto; San Pietro in Vinculis; San Paolo a Ripa D'Arno, San Matteo, rigorosamente chiuse, nonostante la presenza di numerosi turisti, l'unica aperta nel suo semplice splendore la Chiesa della Spina, affollata di visitatori.
Per le strade cittadine, incontri ancora tanti venditori abusivi ambulanti, quasi quanti nello stesso numero di muri imbrattati da comuni deficienti.
In Borgo Stretto/Largo Ciro Menotti, non abbiamo capito che cosa fosse accaduto, ma c'erano addirittura tre pattuglie delle forze dell'ordine, che sembravano accanirsi contro il clochard “storico”, quello che di solito siede con il suo cane tutti i giorni da anni in quel punto. Contemporaneamente poco più avanti però totalmente ignorati, un paio di fortemente “posseduti” dall'alcol, stavano seduti sul gradino del marciapiede circondati da un mare di spazzatura, lattine, cicche, accendini e quant'altro.
Invece transitando da via Carducci, troviamo una serie di minimarket senza regole che espongono liberamente le loro merce su tutte le pareti esterne, utilizzando come supporto: cavi lettrici, telefonici, tubi gas, grondaie ed altro, dando origini ad uno spettacolo fastidioso e antiestetico luogo di disordine e confusione, che non ha niente da spartire con le tradizioni della città.
Ci siamo poi consolati (per dire) con una sana pedalata alle Piagge, un viale lungo l'Arno che dovrebbe essere trattato e mantenuto come i giardini della Reggia di Versailles, invece...
Per il resto strade sempre affollate di “ospiti” nordafricani in vagabondaggio forzato e turisti smarriti, in cerca di un qualcosa che non esiste, infatti, non ci sono segnalazioni di percorsi e neppure indicazione di dove si trovino alcuni monumenti, insomma siamo in una città che fin'ora non ha saputo offrire alcuna alternativa alla Torre.
MASSIMO ROSSI
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