Si amplia il Green data center dell’Università di Pisa, è il più grande d’Italia

Garantito un abbattimento fino al 40% dei consumi di energia, senza dover sacrificare le prestazioni Nel coro dei decenni l’Università di Pisa ha saputo mettere insieme una lunga trafila di primati nel mondo dell’evoluzione digitale, che oggi continua con l’ampliamento del Green data center dell’Ateneo. La sala di San Pietro a Grado, che adesso mette a disposizione della sua comunità dell’Ateneo pisano 38 rack aggiuntivi che, sommati ai 66 già presenti nella struttura, porta a 104 il loro totale. «L’investimento fatto nel Green Data Center di Ateneo è per noi strategico – ha commentato il rettore, Riccardo Zucchi – L’ampliamento di questa struttura, infatti, ci permette di compiere un salto di qualità in progetti competitivi di elevato livello e in contesti di frontiera, come il 5G, l’Intelligenza artificiale, il quantum computing o il tema dell’high performance computing nel contesto del Centro nazionale finanziato nel Pnrr». Per ridurre al contempo gli elevati consumi energetici che

LATROFA INCONTRA I CITTADINI DI CEP, BARBARICINA E PORTA A MARE TRA I PROGETTI DI PISA NEL CUORE LE MANUTENZIONI PROGRAMMATE E LA NUOVA CITTADELLA DELLO SPORT SUL MODELLO DEL NUOVO STADIO






Il candidato sindaco Raffaele Latrofa si è recato ieri al CTP2 per parlare con i cittadini di Barbaricina, CEP e Porta a Mare e ascoltare le loro esigenze. Latrofa, nel suo progetto per la città, per la Pisa che vuole disegnare insieme con loro nei prossimi anni, ha parlato in particolare del progetto delle manutenzioni programmate, del decoro urbano, di sicurezza e del nuovo progetto per una nuova cittadella dello sport. Dopo la relazione l’incontro si è concluso con un lungo botta e risposta tra i cittadini dei quartieri e Raffaele Latrofa, parlando dei veri problemi della città e di come risolverli attraverso numerosi interventi e grandissima partecipazione. L’umore e le sensazioni dei presenti, molti dei quali si sono iscritti alla lista Pisa Nel Cuore, ha mostrato uno spirito e una decisa voglia di cambiare le cose in questa città. Emblematico il commento finale di uno dei cittadini: “Stavolta il candidato da Roma non lo vogliamo, eleggiamo un pisano senza imposizioni dall’alto.”



DECORO URBANO: PIUSS, UN’OPERAZIONE INUTILE - Al CEP, come è noto, ci sono enormi problemi legati al decoro urbano, oggi inesistente. Alcuni marciapiedi sono da denuncia, la tipologia di arredo urbano all’interno della città è diversa da un luogo all’altro in maniera casuale. Molti per lo più sono distrutti. Si percepisce appena si arriva la mancanza di cura. È evidente che ci sono stati pochi investimenti da parte dell’amministrazione comunale e sono diventati ancora meno quando si sono concentrati i soldi con il PIUSS. A tal proposito dice Latrofa: “Purtroppo queste operazioni non generano turismo, indotto e lavoro come dovrebbero, ma diventano l’occasione solo per la propaganda, permettendo al sindaco di turno solo di tagliare nastri, fare pubblicazioni o vantarsi su riviste internazionali. Di conseguenza diventa un’operazione economicamente fatta male, perché non pensa ai cittadini sfruttando male opportunità importanti. Bisogna mirare a fare le cose per bene, non dev’essere una caccia al finanziamento in quanto tale, ma finalizzarlo al bene della città. Se si guardano i bilanci precedenti al PIUSS e posteriori, scopre che dal comparto manutenzioni sono stati tolti alcuni soldi che ciclicamente venivano utilizzati per marciapiedi, illuminazioni, asfaltature e opere utili, destinandole solo per il PIUSS. Così si scopre perché il decoro urbano sia a livelli indecenti.”



LA SOLUZIONE? MANUTENZIONI PROGRAMMATE – La lista civica Pisa Nel Cuore ha pensato molto a quello che è il problema dei lavori pubblici. Dal bilancio del Comune di Pisa emerge che è attraverso quelle opere pubbliche che passano i maggiori flussi di denaro. Attraverso l’economia e il controllo di quelle opere pubbliche noi pensiamo di trovare quei soldi che ci permetteranno di realizzare ciò che abbiamo in mente. Da diversi mesi abbiamo stilato un decalogo che secondo noi segue quelle che sono le esigenze della città. Ai primi tre posti c’è la sicurezza, decoro urbano e manutenzioni. Queste sono le nostre priorità assolute. Dice Latrofa: “Per questo vogliamo introdurre il concetto delle manutenzioni programmate, concetto legato all’ambito privato, che nelle amministrazioni pubbliche non fa nessuno. Si tratta di una nostra idea innovativa. In genere si sa che c’è una certa cadenza temporale entro la quale una facciata di un palazzo ad esempio abbia bisogno di manutenzione. Di conseguenza si prevede un piano che non permetta di arrivare mai allo stato di degrado in cui ci troviamo oggi nella nostra città. Nel bilancio del Comune di Pisa questo prevede pianificarlo in diverse annualità impegnando delle cifre per prevedere, ad esempio, dopo aver speso 100 mila euro per l’asfaltatura di una strada, che nel bilancio di cinque anni dopo sia prevista una cifra che permetta di riasfaltarla nuovamente. Introducendo questo concetto, lungimirante, questa città potrà diventare bella, pulita, elegante, diversa e dove non si respira quell’aria che invece si respira oggi.”



CITTADELLA DELLO SPORT – Latrofa ha posto l’attenzione anche su quello che è un tema importante per il quartiere di Barbaricina, un servizio ai cittadini che oggi versa in condizioni fatiscenti e di degrado. “Vogliamo fare un nuovo Palazzetto dello Sport a Barbaricina – dice Latrofa - con un nuovo campo scuola e una nuova piscina. Questo comparto dello sport che versa in uno stato vergognoso di degrado oggi, vorremmo realizzarlo attraverso il privato. Si tratta di una operazione identica a quella dello stadio nuovo. Vorremmo che Pisa avesse il suo palazzetto dello sport, magari col nome legato a un grande sponsor come in diverse città italiane. Mi chiedo come sia possibile che a Pisa non ci sia una cosa del genere, con una struttura che permetta agli imprenditori anche di fargli fare utili, attraendoli. Perché chi fa utili investe sulla nostra città e porta lavoro. Il privato sano e che ha capacità economica può investire sul territorio, così da poter lasciare ai nostri figli strutture importanti e non fatiscenti come sono oggi. Tanto per fare un esempio, ad oggi un’eccellenza di livello mondiale come la scuola di scherma Di Ciolo è stata costretta a costruirsi da sola uno spazio per allenarsi, perché questa città non è stata in grado di fornirgli una struttura decorosa per svolgere le proprie attività. Sono dovuti andare a Casciana Terme per organizzare un evento di livello internazionale giovanile perché Pisa non è stata in grado di intercettare questo evento che avrebbe portato 100 mila euro di indotto.”



Michele Bufalino

Ufficio stampa Pisa Nel Cuore

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