Repubbliche Marinare: Comitato cittadino al lavoro per la 69esima edizione

Nei giorni scorsi la prima riunione operativa a Palazzo Gambacorti Si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Gambacorti la prima seduta del rinnovato Comitato cittadino delle Repubbliche Marinare. All’ordine del giorno l’organizzazione della 69esima edizione dell’appuntamento e l’avvio del lavoro di programmazione delle attività per il mandato 2023-2028. L’assessore alle tradizioni della storia e dell'identità di Pisa ha fatto il punto sull’organizzazione dell’edizione del 2024 e sulle problematiche emerse in sede di Comitato generale in merito all’individuazione della data della manifestazione. Al momento l’appuntamento è previsto per il 14 settembre a Genova ma Venezia ha espresso delle perplessità su questa data perché nello stesso giorno è in programma anche la Regata di Burano. L’assessore allo sviluppo sportivo delle regate ha invece affrontato gli aspetti tecnico-sportivi dell’evento, illustrando le principali novità di quest’anno. Per la prima volta gli atleti possono utilizz
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" GLI ETIMI DELLE FAMIGLIE TOSCANE " : E' USCITA L' ULTIMA OPERA DEL NOTO STORICO TOSCANISTA DOTT LUCIANO CINI

Gli Etimi delle Famiglie Toscane
 
un libro di Luciano Cini
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Blasoni e Stemmi Illustrati delle Famiglie della Toscana Longobardica

Con un linguaggio aperto, semplice e colloquiale, nella prima parte del libro si argomenta in merito al Germanentum del Toscano e alle sue altomedievali e medievali, per sfatare quei luoghi comuni secondo cui i toscani odierni discenderebbero dagli etruschi. In realtà, anche da un punto di vista storico e genetico, noi toscani discendiamo da romani antichi e da Germani, più precisamente Lombardi e Sassoni.

Il testo è accompagnato dalle bellissime illustrazioni di stemmi gentilizi e di cittadini di tutta la Toscana, o quantomeno dei casati più diffusi . Come è noto, la nascita è la diffusione del cognome sono avvenute durante il medioevo. In questo testo troviamo quindi raccolti gli approfonditi studi di archivio condotti su questo argomento dall’autore, corredati da affermazioni scientifiche e storiche delle nostre radici, anche in qualche caso nobiliari.

Nella terza e ultima parte del libro troviamo una serie di considerazioni e riflessioni personali maturate nel corso degli anni di ricerca dell’autore in ambito storico-economico. Essa è una disamina prettamente ironica in merito alla storia dell’Italia, uno stato che non può assolutamente comprendere latitudini che vanno dalla Germania all’Africa, perché – come sostienuto dall’autore – «Sebbene l’antica Roma abbia i suoi figli in tutta Europa, farne la capitale occupata di un popolo fedele da secoli al Papa, equivale ad avere Waterloo come capitale della Francia o Hastings dell’Inghilterra.»
 

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