L’Aoup prima fra le aziende ospedaliero-universitarie toscane nel raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Regione per il 2022

L’Aoup è al primo posto fra le aziende ospedaliero-universitarie toscane nella valutazione delle performance nell’anno 2022. La classifica - ottenuta calcolando più di 250 indicatori scelti dalla Regione Toscana in collaborazione con il Laboratorio MeS-Management e sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (con cui dal 2005 la Toscana ha avviato un percorso finalizzato alla creazione di un sistema di valutazione delle performance delle aziende sanitarie toscane, approdato alla costituzione del MeS) – assegna infatti all’Aoup un punteggio complessivo dell’87% che è salito progressivamente di anno in anno nonostante la pandemia (nel 2019 era dell’80,09%, nel 2020 dell’84% e nel 2021 è stato dell’86%). Il risultato premia i professionisti e l’Azienda nell’insieme delle sue componenti, visto che l’Aoup ha ottenuto il massimo in una percentuale di indicatori molto consistente. Le categorie prese in esame sono: valutazione complessiva Bersaglio, area economica, sanità digitale, vaccina

LE PRIME ANALISI DALL' ARPAT SUL DELFINO SPIAGGIATO IERI A TIRRENIA ESCUDONO CHE SIA LO STESSO ESEMPLARE AVVISTATO NEI MESI SCORSI IN ARNO

Al momento si esclude che il delfino spiaggiato nella notte tra sabato e domenica davanti al Bagno Fiorella sia lo stesso esemplare che ha nuotato in Arno per circa 2 mesi


Il primo esame condotto stamani dagli operatori ARPAT, veterinari IZSL Toscana sez. Pisa e Cetus Viareggio sul delfino che si è spiaggiato nella notte tra sabato e domenica 22-23 aprile nei pressi del bagno Fiorella a Tirrenia conferma che si tratta di un delfino della specie tursiope, femmina, anziana, di 3 metri di lunghezza e kg 180 di peso.

Il primo esame sui resti presenti nello stomaco evidenzia la presenza di resti di cefalopodi  (probabilmente polpi) e pesci molto digeriti; il delfino si era quindi alimentato non di recente ma comunque in mare data la presenza dei cefalopodi.

Al momento non ci sono evidenze che possa trattarsi dello stesso esemplare di delfino che è stato nel fiume Arno per circa due mesi.

I veterinari condurranno esami virologici, parassitologici e batteroeologici specifici ma data la  decomposizione avanzata della carcassa non è detto che i risultati siano utili ai fini della determinazione delle cause della morte.
FONTE ARPAT TOSCANA

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