E l' operazione anti terrorismo condotta dalla Dia a Venezia che ha permesso l' arresto di quattro terroristi di etnia Kosovara che stavano progettando un clamoroso attentato al ponte di Rialto , dovrebbe far riflettere i vertici istuzionali di Pisa e Livorno in merito all' abnorme presenza di campi nomadi abusivi, dove vivono centinaia di kosovari, bosniaci, macedoni, tutti ad altissimo rischio di radicalizzazione islamista e quindi molto pericolosi per la sicurezza e l' ordine pubblico. In particolare desta preoccupazione la presenza del campo nomadi di Coltano, da anni corredato da alloggi di edilizia popolare , le famose " case minime " che purtroppo vennero assegnate anche a famiglie di soggetti pluripregiudicati. Campi nomadi abusivi dove non soltanto si svolgono ogni genere di traffici illeciti e criminosi come il riciclaggio di metalli rubati, ma c' e' da temere che in questi campi nomadi, si possano nascondere anche ingenti quantitativi d' armi e d' esplosivi provenienti dai Balcani, territorio sempre piu' a rischio radicamento islamista da parte dell' Isis. E la presenza del campo nomadi di Coltano praticamente affiancato alla ferrovia tirrenica, la presenza del campo nomadi di Ospedaletto vicinissimo ad importanti stabililmenti ed aziende pisane, non dovrebbe far allarmare i vertici istituzionali pisani? Lo stesso si puo' dire per Livorno dove a Stagno nel comune di Collesalvetti, vi sono campi nomadi abusivi a poca distanza dagli impianti di raffinazione Eni, e per questo motivo il rischio di attentati non e' un' utopia.....
ENNIO MASSI
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