E continuano i controlli anti droga dei carabinieri in galleria Gramsci ed alla stazione. Ultimo arrestato un cittadino tunisino di 23 anni colto in flagranza di reato mentre consegnava droga ad un giovane tossicodipendente pisano. E' una situazione chiaramente sfuggita ad ogni controllo quella che si registra quotidianamente in zona stazione, dove centinaia di extracomunitari, in gran parte clandestini magrebini, spacciano od aspettano il momento propizio per compiere scippi e rapine ai danni dei passeggeri dei treni e dei turisti. Ad aggravare la situazione numerosi esercizi commerciali etnici , non sappiamo se in regola con le norme amministrative, fiscali ed igieniche, nonche'con i regolamenti vigenti sul decoro urbano sempre usati inflessibilmente ai danni dei commercianti pisani e mai contro chi se ne frega delle leggi in vigore. Ed anche alcune sale di scommesse e giochi, con la presenza di numerosi extracomunitari e pluripregiudicati costituiscono una seria fonte di perturbativa all' ordine pubblico ed alla sicurezza , perche' scoppiano frequentemente risse ed accoltellamenti sempre in relazione alla lotta per il predominio dello spaccio tra queste bande di pusher africani. L' aspetto che comunque fa indignare la cittadinanza, e' l' assoluta latitanza dei vertici istituzionali, che fino ad oggi hanno non solo permesso queste situazioni di assoluta pericolosita' e degrado sociale ma di fatto con la loro inerzie le hanno favorite. Inutile girarci intorno, servono ben altre misure al fine di riportare in condizioni di decoro e sicurezza la zona della stazione. Misure come la revoca ( definitiva ) delle licenze commerciali dei locali etnici, la chiusura di sale scommesse, e soprattutto l' espulsione effettiva di queste centinaia di extracomunitari, privi dei requisti minimi per il soggiorno sul territorio nazionale e fonte di sicura perturbativa per l' ordine e la sicurezza pubblica. Tutto il resto, i progetti di riqualificazione del quartiere, il presidio fisso di polizia, sono tutti discorsi, e notoriamente questi li porta via il vento, mentre le biciclette " i livornesi "...
ENNIO MASSI
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