PISA PER IL NO CON DIACONALE, LATROFA, QUAGLIARIELLO, CECCARDI E VIVARELLI COLONNA
Manifestazione molto partecipata, quella di domenica 27 novembre a Pisa presso l’Hotel San Ranieri. All’incontro ”PISA PER IL NO”, Raffaele Latrofa (responsabile regionale di IDeA e capogruppo di “Pisa nel Cuore” in consiglio comunale) ha riunito il senatore Gaetano Quagliariello (presidente di IDeA e tra i fondatori dei “Comitati dei civici e riformatori per il NO che serve”) e due sindaci di centrodestra, Susanna Ceccardi (Cascina) e Antonfrancesco Vivarelli Colonna (Grosseto).
Ottimo moderatore il giornalista Arturo Diaconale, membro del CdA della RAI, che si è detto molto colpito dalla folta presenza di cittadini, sicuramente motivati dal fatto che la posta in palio è come quella del 1946: con il referendum di domenica prossima, infatti, si deciderà la sorte dei nostri figli e dell’Italia per i prossimi 30-40 anni.
Fra le circa duecento persone presenti in sala, c’erano anche molti esponenti politici e amministratori di Pisa e dei centri vicini. Tra loro, la ex deputata e candidata sindaco di Pisa Patrizia Paoletti Tangheroni, che ha fatto un saluto iniziale, rivolgendo un appello al massimo impegno per il no in quest’ultima settimana, Rolando Vivaldi, responsabile regionale del “Comitato socialista per il NO”, e Raffaella Bonsangue, coordinatrice provinciale di Forza Italia.
Dopo il saluto di Patrizia Paoletti, Diaconale ha dato la parola ai due sindaci e al senatore Quagliariello. La scheda sembra fatta apposta — hanno detto —perché si risponda sì. Inoltre la campagna propagandistica renziana si è spinta ben oltre i limiti del buongusto, speculando perfino sui bambini malati di diabete. Ma anche oltre i limiti della correttezza, vedi il caso di De Luca in Campania, chiara manifestazione di voto di scambio. Senza contare che il risparmio, che si dice verrebbe dalla riforma del Senato, consiste in un’ottantina di centesimi all’anno per ogni italiano. Quanto a Pisa, con la riforma le decisioni sarebbero prese tutte a livello centrale, e quindi ben poche speranze avrebbe la nostra città per l’aeroporto.
Quagliariello, che per questo referendum ha percorso migliaia di chilometri in tutta Italia, presenziando a quasi cento eventi, ha ricordato che c’è sempre più bisogno di un centrodestra compatto. Il referendum è un’occasione di partenza, a cui dovrà seguire un programma unitario sui temi più importanti: welfare, immigrazione, economia, etica. Ha inoltre fatto notare che furono le “accozzaglie” (chi stava dalla parte degli Stati Uniti, chi da quella dell’Unione Sovietica) a creare la Costituzione vigente: ora quelle che Renzi chiama “accozzaglie” la difenderanno.
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