COMUNICATO STAMPA
SUBITO UNA RISPOSTA ISTITUZIONALE ALL'OCCUPAZIONE DEL POLO DIDATTICO DI SCIENZE PER LA PACE EX GEA E CONTEMPORANEAMENTE LUCE SUI LIBRI E GLI ALLAGAMENTI
Da sempre contrario ad ogni forma di occupazione mi auguro che in queste ore le Istituzioni pagate da noi cittadini procedano per quanto dovere del loro ufficio.
Contemporaneamente è necessario che si faccia chiarezza su di chi siano i libri e perché fossero lì, inoltre si verifichi che l'acqua che inonda l'edificio non sia potabile.
La presenza di migliaia di libri stoccati e non messi a fruizione delle menti degli studenti e della città mi inquieta. Già negli anni passati ho assistito ad un modo sbrigativo con i quali i libri sono trattati nella nostra città vissuti come un problema di occupazione di spazio, gettati o mandati al macero. Ogni libro è una storia che non può essere persa.
Di chi sono questi libri? Perché erano ad occupare un edificio pubblico?
Per quanto attiene la perdita di acqua nell'edificio è da subito da chiarire se è potabile ed nel qual caso prendere i provvedimenti del caso: interrompere la perdita, chiarire chi era responsabile, far pagare il costo al responsabile e valutare se vi è anche una sanzione da emettere.
Mi auguro che attraverso l'atto ispettivo inoltrato si possa far chiarezza.
Interpellanza: Scoperte nell'occupazione ex edificio Gea.
Io sottoscritto Giovanni Garzella interpella il sig. sindaco per conoscere le responsabilità inerenti la presenza di libri e le perdite di acqua nell'ex edificio Gea. Da sempre contrario ad ogni forma di occupazione mi auguro che in queste ore le Istituzioni pagate da noi cittadini procedano per quanto dovere del loro ufficio. Contemporaneamente è necessario che si faccia chiarezza su di chi siano i libri e perché fossero lì, inoltre si verifichi che l'acqua che inonda l'edificio non sia potabile.La presenza di migliaia di libri stoccati e non messi a fruizione delle menti degli studenti e della città mi inquieta. Già negli anni passati ho assistito ad un modo sbrigativo con i quali i libri sono trattati nella nostra città vissuti come un problema di occupazione di spazio, gettati o mandati al macero. Ogni libro è una storia che non può essere persa. Per questo motivo desidero sapere:
1-Se questi libri sono dell'ex Gea. Di chi sono questi libri? Perché erano ad occupare un edificio pubblico?
2-Se la perdita di acqua è riferibile all'acquedotto.
3-A quanto ammonterebbe eventualmente il costo dell'acqua persa.
4-Eventualmente di chi era la responsabilità.
5-Eventualmente chi la pagherà.
6-Eventualmente se Acque Spa procederà ad una sanzione per non curanza di un bene pubblico quale è l'acqua.
Giovanni Garzella
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