Dilagante ed ormai incontrastato l' abusivismo commerciale a Pisa e sul Litorale Pisano. In piazza dei Cavalieri decine di venditori abusivi di birre ed alcolici, trasportano la loro merce su carrelli da supermercato, con centinaia di giovani che acquistano queste bevande. La stessa cosa in piazza delle Vettovaglie dove dilaga lo spaccio di stupefacenti. Sul Litorale Pisano abusivismo commerciale a Tirrenia e sugli arenili , ormai fenomeno fuori controllo e dai pericolosi risvolti igienico sanitari visto che questi vucumpra' dimorano e bivaccano nelle pinete lasciando ogni genere di rifiuti compresi i loro escrementi. Commercio abusivo che oltre ad apportare degrado, e' ovviamente attivita' economica lucrosa e soprattutto esentasse. I commercianti pisani, invece, devono rispettare al millimetro le regole comunali sul commercio ed ovviamente il fisco, altrimenti sono in arrivo pesanti sanzioni e la chiusura dell' esercizio. Cose che ovviamente non preoccupano le migliaia di venditori abusivi, che ovviamente le tasse comunali non le pagano come non pagheranno ovviamente i recenti aumenti di Tasi, Imu ed Irpef decisi da Palazzo Gambacorti. Le varie associazione di categoria del commercio protestano contro il commercio abusivo, fino ad oggi assolutamente non contrastato e represso dalle istituzioni. Ma e' tutto inutile: e' chiaro che vi sono precise e determinate volonta' politiche per non andare a colpire questa attivita' che ricordiamo e' " criminale " perche' in mano a mafie italiane ed estere, il cui fatturato in Italia si avvicina ai 5 miliardi di euro e che toglie ogni anno al nostro commercio oltre 48.000 posti di lavoro. I commercianti pisani devono continuare a pagare le tasse e pure gli aumenti, mentre la criminalita' no. A questo punto e' pienamente SACROSANTO
lo SCIOPERO FISCALE da parte di tutte le categorie del commercio pisano, che devono dare un preciso segnale a tutte le istituzioni, che per chiari ed evidenti motivi politici fanno finta di non vedere che a Pisa regna il crimine e l' illegalita'
DR PROF BRUNO KERNER
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