Repubbliche Marinare: Comitato cittadino al lavoro per la 69esima edizione

Nei giorni scorsi la prima riunione operativa a Palazzo Gambacorti Si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Gambacorti la prima seduta del rinnovato Comitato cittadino delle Repubbliche Marinare. All’ordine del giorno l’organizzazione della 69esima edizione dell’appuntamento e l’avvio del lavoro di programmazione delle attività per il mandato 2023-2028. L’assessore alle tradizioni della storia e dell'identità di Pisa ha fatto il punto sull’organizzazione dell’edizione del 2024 e sulle problematiche emerse in sede di Comitato generale in merito all’individuazione della data della manifestazione. Al momento l’appuntamento è previsto per il 14 settembre a Genova ma Venezia ha espresso delle perplessità su questa data perché nello stesso giorno è in programma anche la Regata di Burano. L’assessore allo sviluppo sportivo delle regate ha invece affrontato gli aspetti tecnico-sportivi dell’evento, illustrando le principali novità di quest’anno. Per la prima volta gli atleti possono utilizz

SUL CROLLO AL LICEO BUONARROTI " CHIARE RESPONSABILITA' POLITICHE " . DURO ATTACCO DEL CAPOGRUPPO FI GIOVANNI GARZELLA

COMUNICATO STAMPA
“LA VICENDA DEL LICEO BUONARROTI HA CHIARE RESPONSABILITA’ POLITICHE. ORA
SI RISOLVA RAPIDAMENTE” – Attacca Giovanni Garzella ,  Capo Gruppo
Forza Italia PDL – “CHIEDO ALLE ISTITUZIONI COMPETENTI DI VERIFICARE LA
SITUAZIONE A TUTELA DELLA SALUTE DEGLI STUDENTI E DEI LAVORATORI.
“ Alcuni ann i fa la sinistra, Consiliatura 2009, propose una Variante
Urbanistica per risolvere il problema di tutto il Complesso del Concetto
Marchesi che prevedeva in sintesi la costruzione di una nuova scuola e la
trasformazione della stessa in un area residenziale. A tal fine ci furono
sopralluoghi nei quali la stessa sinistra sosteneva che la situazione era a
rischio e si doveva procedere rapidamente all’approvazione della Variante. Le
osservazioni e le segnalazioni che leggo sulla stampa locale sono le stesse di
6 anni fa con l’aggravante che sono passati 6 anni. Percui la 1 Commissione
Consiliare prima e poi il Consiglio Comunale approvò la variante. Mentre il
Consiglio Comunale su richiesta dell’ Amministrazione Comunale procedeva a
trovare soluzione urbanistica per risolvere la questione, iniziò un dibattito
culturale con proteste internazionali per salvare l’ “opera di Luigi Pellegrin
(.http://www.chandraeditrice.it/articoli/prodotti/18/Demolizione-scuola/) 
Che presto insieme ad altre problematiche amministrative portò ad una
ulteriore Variante che modificava la prima e metteva una pietra tombale sulle
problematiche del complesso scolastico condannando studenti e docenti alle
problematiche emerse in questi giorni sulla stampa.
I motivi per i quali fu percorsa la strada della 1° Variante oggi
appaiono ancora da indagare specificatamente , ma come è possibile?
Credo che sia  grave quello che
stà emergendo dalla stampa locale ed è per questi motivi che ho inoltrato un
esposto da far pervenire al Sindaco, al Comando dei Vigili del Fuoco ed alla
ASL al fine di garantire la salute e la sicurezza degli studenti e dei
lavoratori.

Giovanni Garzella
Capo Gruppo Forza Italia PDL

ESPOSTO

-Al Sindaco
-Al Comando dei Vigili del Fuoco
-Alla ASL di Pisa

Gent.mi
a seguito dell’articolo chiedo che siano verificate le eventuali
situazioni a rischio per gli studenti ed i lavoratori del Concetto Marchesi,
ritenendo che sia giusto tutelare la loro salute.
Giovanni Garzella
Capo Gruppo Forza Italia - PDL

http://www.paginaq.it/2015/03/25/crolla-un-soffitto-di-vetro-al-liceo-buonarroti/
Home » CronacaPisa,
Scuola-Università » Crolla
un soffitto di vetro al liceo Buonarroti,...Il cedimento si è verificato la
mattina di martedì 17 marzo in un laboratorio solo casualmente vuoto. Dopo i
sopralluoghi la relazione tecnica sottolinea deterioramenti, rischi e problemi
statici su cui indagare
.Uno stabile firmato da un grande architetto, Luigi Pellegrin, di recente
celebrato proprio a Pisa da una mostra, ma ormai ridotto a scuola fatiscente e
pericolosa. Tanto che martedì 17 marzo alle 10.40 a cadere al liceo Filippo
Buonarroti è stato un metro e mezzo di copertura di vetro di un
laboratorio linguistico. E solo la fortuna ha evitato che non ci fossero
studenti: dalle 10 alle 11 l’aula, occupata fino alle 10, era vuota dato che la
classe era fuori sede.“Dopo un rapido consulto con con i tecnici
dell’amministrazione provinciale – spiega la dirigente scolastica Mariangela
Chiapparelli
 – ho disposto la chiusura sia del laboratorio, sia dell’aula
limitrofa”. Così a porsi adesso è anche un problema di spazio, anche se
ovviamente la principale preoccupazione è quella della sicurezza. I primi
sopralluoghi sono stati effettuati e la dirigente chiede che sia sottoposta a
controllo tutta la superficie vetrata della scuola. E visto che questo “non può
essere un problema solo di chi vi lavora, dato che in ballo c’è la sicurezza
dei ragazzi” la professoressa Chiapparelli ha preso carta e penna per
denunciare la “drammatica situazione edilizia” del Liceo Buonarroti di Pisa,
all’interno del complesso Concetto Marchesi. Destinatarie tutte le maggiori
istituzioni, dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, alla ministra Giannini,
a Enrico Rossi, al Questore e al Prefetto di Pisa, fino ad arrivare all’assessore
regionale Emanuela Bobbio e al presidente della provincia Marco Filippeschi. Nella
lettera la dirigente parla di una scuola con 42 classi,1.000
studenti e circa 100 dipendenti
 in una “struttura fatiscente, priva di
qualsiasi certificazione, a partire dall’agibilità”.Una struttura fatta di
cemento e vetro dove da anni si segnalano “crepe, impianti continuamente
guasti, pavimenti non più allineati e in pendenza, pareti, travi e
controsoffitti impregnati di acqua piovana e non, con evidenti distacchi di
polveri e materiali”.La parte in vetro rappresenta oltre metà della struttura.Se
distacchi e alterazioni fino a oggi avevano riguardato la parte in cemento “da
martedì risulta fortemente compromessa anche la parte in vetro”, che
rappresenta “oltre metà della struttura, che ha pareti intere a giorno,
costituite da vetri leggeri e datati, non infrangibili, infissi vetusti e ormai
privi di guarnizioni”.La relazione tecnica dell’architetto Massimiliano Boschi
parla di lastre di vetro e di strutture di ancoraggio vecchie e deteriorate. Il
quadro descritto dall’architetto Massimiliano Boschi, responsabile del
servizio di prevenzione e protezione del Liceo Buonarroti
, nella relazione
tecnica redatta in seguito al sopralluogo del 19 marzo, è tutt’altro che rassicurante.Si
parla di lastre di vetro e di strutture di ancoraggio vecchie e deteriorate
dalle dilatazioni termiche della struttura. Ma anche di “un precario stato di
manutenzione della quasi totalità delle finestre presenti nelle aule dei piani
primo e secondo, dove a seconda della tipologia di finestra, sono presenti
problematiche più o meno gravi legate alla stabilità dell’anta, all’altezza del
parapetto inferiore a 100 cm che rappresenta quindi un grave pericolo di caduta
dall’alto”.Ma le situazioni di criticità e di pericolo non riguardano solo i
vetri. “Nell’aula 5 del piano terra – scrive l’architetto Boschi – alcuni pannelli
del controsoffitto
 e un pannello di tamponamento laterale risultano
pericolanti. In questo caso si rende indispensabile delimitare immediatamente
l’area sottostante per impedire l’accesso ai presenti”. Inoltre “si rilevano
infiltrazioni di acqua in prossimità dell’impianto elettrico”. E in molti
locali e aule dell’Istituto “risulta diffuso il distacco dei corpi illuminanti
che rimangono per molto tempo pericolanti, ancorati esclusivamente dal cavetto
di sicurezza”.La struttura di collegamento tra il blocco principale e l’ala
‘nuova’ dell’edificio mostra una fenditura delle colonne portanti. Evidenti
segni di dissesto sono presenti anche in prossimità dell’ingresso dell’edificio
dove “la struttura di collegamento tra il blocco principale e l’ala ‘nuova’
dell’edificio di destra mostra evidenti segni di disassamento delle colonne
portanti”. Una situazione che “evidenzia un problema statico strutturale
che deve essere indagato al fine di stabilire se il processo di movimento della
struttura è in evoluzione e in che modo tale situazione si riflette sulla
stabilità dell’edificio anche in relazione alla sua vulnerabilità alle azioni
sismiche”.“Impossibile pensare che un edificio ridotto in queste condizioni
possa continuare a ospitare una scuola” dice Mariangela Chiapparelli. “Come
dirigente scolastica dovrei chiudere
, di fatto non posso interrompere un
pubblico servizio”.Negli anni per rispondere ai gravi problemi dell’edificio si
era parlato della costruzione di una nuova scuola o di una ristrutturazione
totale. Oggi, scrive la digerente, “ci dicono che entrambe le soluzioni non
sono percorribili; la manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata negli
anni, anche con risorse significative, ha interessato solo il rifacimento di
parte del tetto e della zona della piscina e della palestra”. Risorse che,
commenta la professoressa Chiapparelli “sarebbero bastate per costruire una
nuova scuola”.La dirigente chiede un intervento urgente per ridurre i rischi di
futuri eventi drammaticiLa lettera indirizzata dalla dirigente a tutte
le istituzioni e autorità chiede un interessamento “urgente e fattivo”, in modo
da “ridurre i rischi di futuri eventi drammatici” e per “poter disporre di
idonei locali sostitutivi in tempi brevi, nonché l’inserimento della nostra
scuola nelle priorità dell’edilizia scolastica locale, regionale e nazionale”.
Il prossimo giovedì sulla situazione in cui versa l’edificio è stato
convocato un consiglio di istituto
 a cui è stato formalmente invitato anche
Marco Filippeschi in qualità di presidente della Provincia. “Data la gravità
dell’evento – scrive la dirigente in una lettera a Filippeschi – docenti,
famiglie e studenti mi chiedono quotidianamente notizie e azioni intraprese.
Non avendo ricevuto niente di scritto e dovendo riferire in consiglio di
istituto gradirei sapere le intenzioni dell’amministrazione. Meglio sarebbe che
Lei o chi dell’Amministrazione Lei ritenga poter parlare in modo ufficiale,
partecipi al consiglio di istituito di giovedì”.


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