Emergenza ungulati e lupi in provincia di Pisa, ma anche nel resto della Toscana la situazione e' francamente fuori controllo. Infatti la Coldiretti Pisa ha scritto un accorato appello al prefetto vicario di Pisa, dr Valerio Massimo Romeo affinche' intervenga direttamente per difendere i legittimi interessi e le proprieta' dei coltivatori e degli allevatori della provincia di Pisa, danneggiati da un numero di cinghiali assurdo e fuori controllo. Come analoga richiesta d' intervento per affrontare e risolvere l' altra gravissima emergenza costituita dal numero abnorme di lupi ed ibridi che continuamente fanno strage di pecore specie nella Val di Cecina. Per la Coldiretti i risarcimenti previsti dalla regione Toscana agli allevatori di pecore colpiti da attacchi di lupi, non risolvono i problemi anzi li aggravano, perche' gli allevatori sono costretti a tenere le pecore in recinti, diminuendo il loro numero, ricavandone meno profitti economici. Una mazzata per un settore peraltro gia' colpito dalla crisi . Ma evidentemente la regione Toscana ed i suoi vertici evidentemente " ostaggio " del vetero ambientalismo talebano, ben si guardano da fattive politiche di controllo ed abbattimento di specie faunistiche nocive per l' ambiente e l' agricoltura. Si continua ad ignorare il fenomeno della proliferazione incontrollata di cinghiali e lupi e pertanto i danni economici a coltivatori ed allevatori sono destinati purtroppo ad aumentare mettendo in ginocchio il comparto agropastorale toscano, il tutto per obbedire a questo ambientalismo " talebano fondamentalista " che antempone gli animali agli interessi legittimi dell' uomo ed anche dell' ambiente , perche' ripetiamo gli ungulati arrecano decine di milioni di euro di danni non solo all' agricoltura ma anche al paesaggio, dissodando continuamente ettari di colline, anche di elevato interesse paesaggistico e contribuendo al dissesto idrogeologico con le loro imponenti escavazioni. Quanto ai lupi ed agli ibridi c' e' da dire che si stanno avvicinando anche troppo ai centri abitati e non solo le pecore sono a rischio, ma anche le persone...
CYRANO MECHI
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