Repubbliche Marinare: Comitato cittadino al lavoro per la 69esima edizione

Nei giorni scorsi la prima riunione operativa a Palazzo Gambacorti Si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo Gambacorti la prima seduta del rinnovato Comitato cittadino delle Repubbliche Marinare. All’ordine del giorno l’organizzazione della 69esima edizione dell’appuntamento e l’avvio del lavoro di programmazione delle attività per il mandato 2023-2028. L’assessore alle tradizioni della storia e dell'identità di Pisa ha fatto il punto sull’organizzazione dell’edizione del 2024 e sulle problematiche emerse in sede di Comitato generale in merito all’individuazione della data della manifestazione. Al momento l’appuntamento è previsto per il 14 settembre a Genova ma Venezia ha espresso delle perplessità su questa data perché nello stesso giorno è in programma anche la Regata di Burano. L’assessore allo sviluppo sportivo delle regate ha invece affrontato gli aspetti tecnico-sportivi dell’evento, illustrando le principali novità di quest’anno. Per la prima volta gli atleti possono utilizz

CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO FORZA ITALIA GIOVEDI' 13 NOVEMBRE DAVANTI LA STAZIONE RADIO DI COLTANO


CONFERENZA STAMPA DEL GRUPPO DI FORZA ITALIA
Giovedì 13 NOVEMBRE ORE 12,00 A COLTANO DAVANTI ALLA STAZIONE RADIO MARCONI
Lo stato di degrado in cui è la Stazione Radio di Coltano inaugurata il 13.11.1910 dopo tante conferenze stampa obbliga ognuno di noi a fare una appello affinché sia restituita ad un flusso Turistico e Museale!!! APPUNTAMENTO ORE 11,30 DAVANTI ALLA STAZIONE RADIO PER MANIFESTARE AL FINE DELLA SUA RISTRUTTURAZIONE E FRUIZIONE!!!! IL GRUPPO CONSILIARE E I CONSIGLIERI DEI CTP DI FORZA ITALIA ALLE 12,00 FARA' UNA CONFERENZA STAMPA.
Giovanni Garzella
FONTE WIKIPEDIA:


 
Centro Radio di Guglielmo Marconi
Guglielmo Marconi, Premio Nobel per la Fisica nel 1909 a lui è dovuta la prima trasmissione radiotelegrafica effettuata il 1903 con un trasmettitore a scintilla.Marconi individuò nella zona di Coltano tra Pisa e Livorno il luogo adatto per costruire la prima stazione radio italiana a onde lunghe. Quest'area infatti, che originariamente era di proprietà di Casa Savoia, si prestava molto bene alle trasmissioni ad onde lunghe, in quanto zona acquitrinosa che qiondi minimizzava le dispersioni del segnale,era inoltre sul Tirreno e cioè in ottima posizione per trasmettere con l'Africa dove allora aveva l'Italia molte colonie, che con l'America dove si trovavano molte comunità di immigrati italiani. Completato con alcuni anni di ritardo dovuti ad intoppi burocratici, il centro fu inaugurato ufficialmente da Guglielmo Marconi alla presenza del re Vittorio Emanuele III con una trasmissione verso Glace Bay, nella Nuova Scozia, il 19 novembre 1911[3]. Il Centro consentiva di comunicare quotidianamente con le terre d'Africa (soprattutto nelle colonie in Eritrea, a Massaua) e con il Canada. Per la gestione della stazione radio venne edificata una prima costruzione, la "Palazzina Marconi", contenente tutti i quadri di controllo e comando per le 16 antenne, alte fino a 75 metri, ideate da Marconi avendo in mente la Tour Eiffel di Parigi. Cronache dell'epoca ricordano come, guardando da Pisa verso sud, il panorama fosse ben diverso da quello attuale.
Dal 1919 al 1924il Centro radio di Coltano venne impiegato dalla Regia Marina per estendere le comunicazioni alle imbarcazioni in navigazione. Intorno al 1923 fu costruita una seconda stazione radio questa volta ad onde corte per la quale servivano aerei molto più ampi. Venne realizzata un'ampia antenna "a tenda" di 240 metri di lato, retta da piloni alti 250 metri; contestualmente, a Nodica, nella zona di Migliarino, venne realizzato un ulteriore centro di ricezione.
Per un certo periodo di tempo la gestione venne affidata ad una società privata, la "Italo Radio", finché nel 1930 il Centro passò sotto la gestione diretta del Ministero delle Poste. In quel periodo il Centro ebbe il massimo splendore: fu impiegato infatti come importante snodo per la telegrafia e le comunicazioni radio con navi e stazioni terrestre in tutto il globo, tanto da essere considerato uno dei più importanti centri europei. Nel 1931 da qui partì il segnale radio che accese le luci, a Rio de Janeiro, del Cristo Redentore, quale dimostrazione di Marconi dell'affidabilità e dell'importanza delle comunicazioni radio intercontinentali.
Il Centro,fino al 1940 venne regolarmente impiegato per comunicazioni con tutto il mondo. La Stazione Radio e le 4 antenne di 250 metri di altezza furono minate dai tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale e fatte saltare in aria il 14 luglio 1944. La Palazzina Marconi, sede della prima stazione radio e le altre costruzioni subirono solo minimi danni.Fu tranciato anche il cavo che collegava il centro di Coltano alla stazione ricevente di Nodica. Nonostante le rassicurazioni da parte del ministero delle poste né le antenne né la Stazione Radio furono mai più ricostruite, né le strutture vennero più riutilizzate.Invano comitati e persone compresa Elettra la figlia di Marconi hanno sollevato il problema dell'abbandono di quel che resta del Centro Radio caduto nell'oblio anche degli stessi pisani.Della gloria di Maroci e del centro radio di Coltano non restano vestigia.

 
Foto di gruppo del personale del Centro Radio di Coltano, Calambrone 1937. Al centro, l'lng. Marzoli, all'epoca direttore del Centro.

 
Trasmettitore radio ricostruito con materiale recuperato da sotto le macerie della Stazione Radio minata dai tedeschi, Coltano 1946.

 
Le antenne del Centro Radio di Coltano nel 1924
Nel 1952 furono costruiti a Coltano un centro di produzione della Rai, oggi chiuso, e due trasmettitori in onde medie.[4] Oggi è ancora in funzione soltanto un trasmettitore in onde medie della potenza di 120 kilowatt che trasmette Rai Radio 1 sulla frequenza di 657 kilohertz.[5][6]

Progetti di recupero[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 è stato proposto di ristrutturare le palazzine in derocco, tra cui il vicino centro di produzione Rai abbandonato dal 1952, per farne una cittadella delle telecomunicazioni e un museo della radio[7].
Nel 2006 il Lions Club di Pisa organizzò un premio di laurea per il recupero della struttura, di proprietà demaniale, per stilare un progetto, a costo zero per lo Stato, finalizzato alla realizzazione di un centro di comunicazione e multimedialità: anche questo, però, non si è concretizzato in ulteriori risultati pratici. Tuttavia, nel novembre 2008 si è tenuto, nella Villa Medicea, il convegno sul tema Il recupero della Stazione Radiotelegrafica di Coltano, organizzato dal FAI, dal Lions Club di Pisa e Livorno e patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Pisa e Comune di Pisa: in tale occasione si è convenuta la necessità di partire quanto prima con il recupero della Palazzina Marconi, per poter aprire nel 2010 il centro, e nel 2009 (centenario del conferimento del Premio Nobel a Marconi) di rinominare la frazione in Coltano-Marconi dietro consultazione popolare[8].
Il 13 aprile 2007 il Rotary di Pisa assegnò alla figlia di Marconi, la principessa Elettra, un premio alla memoria del padre, ed in tale occasione venne portata a visitare i ruderi, che aveva ben alla memoria in quanto "da bambina mio padre mi portò a vedere la stazione radio, con la sua antenna altissima e gli apparecchi enormi"[9]. Sempre in tale occasione, la Principessa sottolineò il suo vivo dispiacere per lo stato in cui vertono tuttora le strutture, tanto da affermare "Sono anni che parlo, mi lamento e mi arrabbio perché si faccia qualcosa per salvare l'edificio. Nei libri inglesi quella di Coltano viene definita la stazione radio più importante d'Europa, eppure è completamente ignorata dall'Italia".
Attualmente (2014) sono presenti, oltre all'impianto di trasmissione Rai ancora funzionante, la palazzina Marconi, in stato di completo abbandono, ed i basamenti in cemento delle antenne, facilmente visibili dall'alto, la "Casermetta" (allora alloggio dei marinai addetti alla manutensione delle antenne), la "Palazzina", alloggio di impiegati, la "Casa dell'ingegnere". Completamente sparita tutta la recinzione fatta di pali di cemento e rete con due ingressi con garitta sorvegliata uno verso Coltano Palazzi uno verso il fosso Caligi. Nulla resta della seconda stazione radio quella che intorno agli anni trenta veniva considerata una tra le più potenti di europa.[10].

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