Marina : manutenzione straordinaria della rampa per disabili in piazza Sardegna

Lavori in corso a Marina di Pisa per il ripristino della rampa di accesso per disabili alla spiaggia di piazza Sardegna. Si tratta di un intervento straordinario, eseguito da Pisamo, dopo che le mareggiate del mese di novembre hanno reso inutilizzabile la precedente; detto intervento permette di garantire, nel tempo, la stabilità, l’ancoraggio sulla scogliera esistente, la salvaguardia delle strutture dalle mareggiate. La pendenza ovviamente rispetta le normative in materia di percorribilità per i disabili e ha una piazzola di sosta intermedia. Contemporaneamente sono in corso i lavori per ripristinare, sempre in piazza Sardegna, la scala di accesso alla spiaggia, intervenendo con la stessa tipologia di materiali e lavorazione. Terminata la costruzione delle strutture portanti in calcestruzzo, sarà collocata la nuova ringhiera di protezione e realizzata un’illuminazione a led lungo il percorso pedonale. L’importo è di circa 80.000 euro. PISAMO

UN INTERESSANTE SUNTO STORICO SULL' ACQUEDOTTO MEDICEO DI PISA



L'Acquedotto Mediceo è un antico acquedotto attivo tra il XVII e il
XX secolo che attraversa la provincia di Pisa.
Storia
Fu fatto costruire su iniziativa del granduca Ferdinando I de' Medici,
che ne affidò il progetto all'architetto Raffaello Zanobi di Pagno tra il
1588 e il 1592. Nel 1594, in seguito a malattia, subentrò alla direzione
del progetto l'architetto Andrea Sandrini, che dovette sistemare la
condotta a causa di un errore di progettazione che faceva ristagnare
l'acqua non facendola arrivare a Pisa, completò il tutto nel 1613 sotto il
granducato di Cosimo II de' Medici.
Per il finanziamento dell'opera vennero usati i proventi dalla tassa del
sale e fu messo in vendita il legno dei pini abbattuti.
Nel 1632 vennero fatte alcune opere di restauro come i contrafforti per
rendere più stabili i pilastri, la pulizia delle canalette, la riparazione
degli schianti e alcuni archi ricostruiti più alti per migliorare la
pendenza.
Fu attivo per circa tre secoli, fino al XX secolo, quando la quantità
dell'acqua non era più sufficiente a soddisfare le esigenze della città
sempre più in crescita.
Descrizione
L'acquedotto parte dal bottino di San Rocco nella Valle delle Fonti,
presso Asciano, e lungo un percorso di circa 6 chilometri arriva fino
alle mura di Pisa in Piazza delle Gondole. L'acqua trasportata
dall'acquedotto veniva poi incanalata in condutture sotterranee per
alimentare le varie fontane presenti in città.
È composto da 954 archi equidistanti e decrescenti, edificati con mista
di pietrame e laterizi alternati in modo da regolarizzarne la struttura. Le
basi di fondazione degli archi sono basati da tronchi di pini interrati. La
canalina dove passava l'acqua fu realizzata in terra cotta e sopra di essa
vi sono lastre di pietra per evitare il riscaldamento dell'acqua da parte del sole e per evitare l'introduzione di
sporcizia.Acquedotto Mediceo (Pisa) 2
Conservazione
Attualmente lo stato di conservazione dell'acquedotto in tutto il suo tracciato è vario ma mediamente scarso. In
dettaglio molte aree dell'acquedotto sono lasciate abbandonate a sé stesse, senza alcun intervento fine ad assicurarne
la conservazione nel tempo o addirittura da comprometterne la stabilità statica in alcuni punti. Molti archi hanno
infatti una pendenza che arriva a 12° e presentano vistose crepe.
In vari punti dove l'acquedotto è crollato o artificialmente interrotto per questioni di viabilità, presenta mozziconi in
evidente stato precario uniti da mezzane interrotte. Anche i diaframmi in muratura costruiti per mantenere la stabilità
statica in alcuni punti sono attualmente dissociati dagli archi di alcuni centimetri.
L'unico restauro degno di nota è quello effettuato dall'Istituto Tecnico Industriale "Leonardo da Vinci" di Pisa presso
il casello idraulico di via Battelli all'interno del progetto "La Scuola Adotta un Monumento".

E sarebbero auspicabili quanto doverosi interventi che portino al restauro dell' imponente e monumentale opera, che rende suggistivo il Circondario del Lungomonte Pisano . Ed a tal proposito
un recente studio dell' architetto Gasperini dello studio Archeolab , stima le risorse necessarie per un piano di recupero , a 4 milioni di euro. C' è quindi bisogno della " PISA MUNIFICA " , vedi facoltosi mecenati, imprenditori, fondazioni, banche  che con un provvido ed opportuno intervento finanziario portino finalmente alla realizzazione di questi importanti progetti di recupero e restauro del monumentale Acquedotto Mediceo
DR PROF BRUNO KERNER


































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