CHI TACE ACCONSENTE...

 Ed ancora si registra " fragoroso ed assordante " silenzio in merito alla violenta aggressione subita da due giovani militanti di Azione Universitaria, da parte di una decina di appartenenti ai centri sociali e sicuramente sedicenti studenti fuori corso di 30 - 40 anni d' eta' come minimo. Un grave atto di violenza politica che riporta indietro nel tempo, ai famigerati anni di piombo, dove l' estremismo marxista tentava con la violenza ed il terrorismo di prendere il potere in Italia. Un grave atto di violenza politica che come detto registra al momento il silenzio assordante del rettore dell' ateneo pisano, dei partiti di sinistra , Pd in testa e della stampa cittadina, dal Tirreno a testate come Pisa Today, organi di stampa ridotti a grancassa elettorale della sinistra. Ma in merito a questi silenzi ed omissioni, vale sempre il motto : chi tace acconsente... DOTT PROF BRUNO KERNER

FALLIMENTO DELLE POLITICHE D' INTEGRAZIONE DEI NOMADI A PISA

L' amministrazione comunale ed i competenti assessori, dovrebbero prendere atto del totale fallimento delle politiche attuate dal comune di Pisa  e degli altri vari enti coinvolti , circa le politiche attuate per l' integrazione dei nomadi. Dopo le ennesime denunce per inottemperanza dell' obbligo scolastico , a 22 famiglie di nomadi residenti nel campo abusivo di Ospedaletto, evasione scolastica senza nessuna causa ostativa a giustificazione,  si dovrebbe comprendere che queste comunita' non si vogliono assolutamente integrare , e sfruttano i minori solo per usufruire di servizi e contributi sociali di cui in realta' non potrebbero usufruire.
Bene la revoca di questi contributi sociali da parte dell' amministrazione comunale, che pero' a questo punto dovrebbe , perseguire ben altre politiche, soprattutto una " linea dura " verso chi di questi nomadi si fa scudo dei minori per non essere allontanato, minori a cui vengono negati i principali diritti , come quello all' istruzione, minori che sono subito instradati verso il crimine, minori che sono destinati prima o poi a conoscere le comunita' e molto presto anche i carceri minorili. La soluzione in un paese che si voglia considerare " civile " sarebbe togliere a queste famiglie palesemente inadeguate l' affidamento di questi minori, in quanto da esse sfruttati per scopi meramente di lucro se non delinquenziali, ma ovviamente in nostro non e' un paese " civile " e questi " aguzzini " possono continuare  a schiavizzare questi bambini.
CYRANO MECHI

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