Aggredito selvaggiamente da due feroci banditi di nazionalita' georgiana e clandestini, un giovane carabiniere pisano in servizio a Cento ( Fe ) ma in licenza qualche giorno a casa dei suoi familiari. Il giovane insieme ai suoi familiari ha scoperto i due banditi che si erano introdotti in casa, e li ha intimato di fermarsi per arrestarli, ma i due feroci malfattori per tuttta risposta lo hanno aggredito colpendolo con gli attrezzi da scasso. Intervenuti altri militi in aiuto al carabinieri , i due malfattori sono stati arrestati. Per il milite dell' Arma una prognosi di ben 21 giorni e poteva andare anche molto peggio. Questo e' il livello criminale che abbiamo a Pisa, feroci gang balcaniche e caucasiche che saccheggiano la citta', terrorizzando la cittadinanza. E di fronte a questo genere di feroci criminali, di cui siamo sicuri, il nostro sistema giudiziario li fa morire di paura..., misure prese nei consueti ed inutili comitati provinciali per la sicurezza, vedi l' installazione di altre telecamere, ci sembrano pie intenzioni. Per estirpare questa feroce criminalita', per scardinare queste organizzazioni criminali dell' Est Europa, ci vorrebbero ben altri provvedimenti, che ripetiamo per l' ennesima volta: uscita del nostro paese dal trattato di Schengen che ci obbliga ad accogliere nei nostri confini , questa feccia criminale dell' Est Europa e ovviamente lo sgombero immediato e drastico di tutti i campi nomadi abusivi e non che gravitano intorno a Pisa, campi nomadi come quello di Coltano ( con annesse villette ) di via della Bigattiera a Tirrenia e di Oratoio, che sono delle vere e proprie basi logistiche per questo crimine organizzato balcanico. Ed invece l' amministrazione comunale fa finta di non vedere cosa accade in questi campi nomadi, e continua a concedere sussidi e servizi a questi nomadi facenti parte delle organizzazioni criminali menzionate. Il problema della sicurezza a Pisa quindi e' POLITICO, manca infatti la volonta' di eliminare alla radice le cause che portano al dilagare di questi fenomeni criminosi.
CYRANO MECHI
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