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La torre sorse in epoca [[Medioevo|medioevale]] ([[1290]] circa) a servizio di [[Porto Pisano]] ed era collegata alla riva da un lungo molo difeso da una palizzata lignea. Assieme ad altre strutture situate nei dintorni, caratterizzava fortemente l'accesso allo scalo [[Pisa|pisano]]. Infatti, oltre alla Maltarchiata, in principio qui sorgevano altre torri impiegate per scopi difensivi, per l'avvistamento e per inviare segnali mediante fuochi o fumate: il [[Torre del Magnale|Magnale]] (distrutta durante la [[seconda guerra mondiale]]), la Torre Rossa (sulla quale nel [[XV secolo]] fu costruito il [[Torre del Marzocco|Marzocco]]), la Torretta (che ha dato nome ad un rione di Livorno), la Formice (o Torre delle Formiche, scomparsa) e la Fraschetta (anch'essa scomparsa, era situata a largo del Marzocco).<ref>P. Volpi, ''Guida del Forestiere per la città e contorni di Livorno, utile ancora al livornese che brama di essere istruito dei particolari della sua patria'', Livorno, 1846, p. 287.
Tuttavia, la Maltarchiata, così come le altre strutture vicine, fu gravemente danneggiata a causa dello scontro tra la [[Storia di Pisa|Repubblica di Pisa]] e quella [[Repubblica di Genova|genovese]], che raggiunse il culmine durante la [[Battaglia della Meloria]]. In seguito, malgrado i tentativi di ripristinare il sistema portuale, la torre cadde definitivamente in rovina, tanto che già alcuni secoli dopo la Maltarchiata aveva assunto la denominazione di ''Torraccia''. Di forma ottagonale era stata ricostruita più volte in laterizio dopo le distruzioni seguite alla battaglia della Meloria. Rimasta a lungo sulla spiaggia, allora antistante il Marzocco, crollò in gran parte con il terremoto del 1742.
Solo nel corso del [[XX secolo]] i suoi ruderi, che giacevano ai margini di una area paludosa posta a nord del comune di Livorno, furono inglobati all'interno del [[porto di Livorno|porto labronico]].
Ciò che resta del basamento della torre, peraltro ormai parzialmente interrato e completamente circondato da piazzali, magazzini e industrie, è visibile in corrispondenza dell'attuale [[Stradario di Livorno|via Pisa]], all'interno della cinta doganale del porto.
Ed in relazione a queste note storiche, va detto che tali vestigia del glorioso passato della Repubblica Imperiale Germanica Pisana, corrono il rischio di essere cancellate per sempre dalla memoria, per i lavori di allargamento del Porto di Livorno, lavori che mettono a rischio pure la Torre del Marzocco. Meritorie in questo senso le azioni di sensibilizzazione e protesta da parte dell' Associazione Amici di Pisa.
DOTT PROF BRUNO KERNER

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