Situazione totalmente fuori controllo, dal punto di vista dell' ordine pubblico e della sicurezza ai parcheggi ospedalieri di Cisanello. Non e' servita a molto, anzi a nulla, la spesa da parte del comune di Pisa, di oltre 70.000 euro per l' installazione di telecamere, sbarre e postazioni fisse di pagamento. I parcheggiatori abusivi, meglio definire " estorsori " sono ben piu' numerosi di prima e spesso usano minacce a donne ed anziani per estorcere il " dovuto ed illegittimo pizzo ". Questi estorsori sono perfino appostati nei parcheggi a pagamento, presidiati dalla vigilanza, e questo dimostra il palese fallimento di questa gestione dei parcheggi ospedalieri. Ma non solo chi si reca all' ospedale per visite o perché in visita a conoscenti e' sottoposto a queste odiose minacce ed estorsioni, anche gli stessi dipendenti sanitari di frequente sono minacciati e piu' volte hanno subito danneggiamenti alle proprie auto come hanno denunziato piu' volte i sindacati della sanita'. Di fronte a questa situazione oggettivamente fuori controllo , non più tollerabile e vergognosa per un centro sanitario di livello internazionale come l' ospedale di Cisanello, l' amministrazione comunale di Pisa e la stessa direzione sanitaria hanno finora assunto un atteggiamento evasivo e colpevolmente inerte, contribuendo con questo immobilismo ad aggravare la situazione. Mentre servirebbero ben altri provvedimenti, come un raccordo istituzionale tra comune di Pisa, Direzione Sanitaria ospedaliera, questura e prefettura di Pisa per un pronto coinvolgimento del ministero degli Interni, allo scopo di reprimere questi odiosi fenomeni estorsivi , perché colpiscono malati , anziani e dipendenti ospedalieri, cittadini che si recano all' ospedale per necessita' e per lavoro. Un raccordo istituzionale quanto mai urgente e necessario per stroncare questo odioso fenomeno, e per verificare la validita' delle condizioni di permanenza di questi soggetti extracomunitari, che se senza lavoro e clandestini, devono essere ESPULSI senza indugi, perché Pisa oggettivamente non puo' subire una pressione immigratoria che esula dalle proprie capacita' nel sostenerla.
CYRANO MECHI
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