Il Regolamento sul Garante delle persone anziane discusso con l’Usb

PISA – Venerdì 3 Maggio si è riunita la Seconda Commissione Consiliare Permanente del Comune di Pisa; l’argomento ad oggetto, richiesto dal Capogruppo Auletta, chiedeva l’audizione del sindacato USB, circa la prossima redazione del regolamento del Garante delle Persone Anziane. “L’argomento trattato durante la seduta di Commissione, è servito per fare una panoramica su ciò che sarà poi approfondito e discusso in II Commissione: dopo l’approvazione della bozza del testo del regolamento, che prevede l’istituzione della figura del “Garante delle Persone Anziane”, afferma il Presidente della Commissione, Rachele Compare. il testo verrà poi sottoposto al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva del Regolamento. La figura del Garante delle Persone Anziane, si affianca alle altre già istituite dalla nostra Amministrazione, come il Garante dei Detenuti e il Garante delle Persone con Disabilità, per questo, auspico che possa essere approvata velocemente ed accolta con favore da parte di

INTOLLERANZA CONTRO LE CATEGORIE ECONOMICHE DI PISA CHE DENUNZIANO IL DEGRADO DELLA CITTA'

Pochi giorni fa , le associazioni di categoria dei commercianti, come appunto Confcommercio hanno protestato pubblicamente inviando note stampa a quotidiani e siti telematici pisani, per denunziare la situazione di caos, degrado se non illegalita' rappresentata dal proliferare degli esercizi commerciali etnici, gestiti da asiatici, quali Kepab, minimarket e Money Transfert. Queste attivita' economiche spuntano dal nulla, non si conosce con quali capitali siano finanziati ( evidentemente riciclaggio di denaro provenienti dalle varie mafie asiatiche...), questi esercizi sono spesso intestati a prestanome, non emettono scontrini fiscali, non osservano le minime norme igienico sanitarie, spesso non hanno nemmeno la regolare documentazione amministrativo, fiscale da presentare in comune. Spesso questi negozi, come i minimarket non sono in regola con le norme igienico sanitarie, distribuiscono bevande alcoliche a venditori abusivi che poi le vendono nei luoghi della Movida Pisana vedi Piazza dei Cavalieri e delle Vettovaglie. Per non parlare delle frequentazioni di tanti elementi sospetti extracomunitari che kepab e Money Transfert riescono ad attirare, presenze losche e sospette che si rivelano pregiudicati e clandestini, e risse ed accoltellamenti sono la logica conseguenza. Agenzie di giochi e scommesse in galleria Gramsci che sono un' altra perturbativa per l' ordine pubblico e la sicurezza, e che dovrebbero essere chiuse, per restituire sicurezza e decoro al quartiere della Stazione ed agli operatori economici, albergatori su tutti. Ora l' assalto di questi negozi etnici nei centralissimi Corso Italia e Borgo Stretto, assalto indiscriminato e senza regole che rischia di distruggere definitavamente l' immagine stessa di Pisa, che vede peraltro un crollo drammatico di presenze turistiche sia in citta' che sul disastrato Litorale Pisano. Occorrerebbero maggiori controlli, anzi durissimi e serrati per stanare le organizzazioni mafiose che si celano dietro queste continue aperture di negozi etnici che tra l' altro riforniscono di merce taroccata le migliaia di venditori abusivi presenti a Pisa. Controlli durissimi che dovrebbero essere svolti in primo luogo dalla Guardia di Finanza e dal Ministero delle Finanze , perché non ci possiamo piu' permettere un fatturato dell' economia sommersa e criminale che nella sola regione Toscana supera i 7 miliardi di euro, cifra corrispondente ad una finanziaria dello Stato. Controlli durissimi e serrati, sulle licenze amministrative, sulle norme igieniche, sulla regolarita' dei documenti dei titolari di questi negozi, controlli sul giro d' affari dei Money Transfert che sono utilizzati per riciclaggio di enormi somme di denaro sporco. Controlli durissimi e serrati sul fenomeno degli affitti al nero a clandestini che trasformano mono o bilocali in magazzini di prodotti taroccati. L' amministrazione comunale di Pisa, in merito a queste problematiche e' largamente inadempiente, e l' illegalita' economica dilaga distruggendo il tessuto economico e commerciale " sano " di Pisa.. Quindi le associazioni di categoria del commercio , che evidenziano questo stato di fatto, sono ovviamente bollate di " Razzismo " dalle solite organizzazioni e gruppi politici pro immigrazione senza regole, associazioni mondialiste che condizionano pesantemente la giunta Filippeschi , per il bacino elettorale e di consenso nel mondo universitario e nelle lobby collegate. Posizioni apertamente intolleranti contro chi semplicemente intende denunziare il progressivo ed inarrestabile degrado socio economico di Pisa, come appunto fanno le associazioni di categoria del commercio di Pisa. Ci sembra che l' intolleranza ed posizioni " Xenofobe " questa volta contro chi difende Pisa , la sua economia ,la sua storia, appartengano a tutt' altra sponda....
CYRANO MECHI

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