Il Regolamento sul Garante delle persone anziane discusso con l’Usb

PISA – Venerdì 3 Maggio si è riunita la Seconda Commissione Consiliare Permanente del Comune di Pisa; l’argomento ad oggetto, richiesto dal Capogruppo Auletta, chiedeva l’audizione del sindacato USB, circa la prossima redazione del regolamento del Garante delle Persone Anziane. “L’argomento trattato durante la seduta di Commissione, è servito per fare una panoramica su ciò che sarà poi approfondito e discusso in II Commissione: dopo l’approvazione della bozza del testo del regolamento, che prevede l’istituzione della figura del “Garante delle Persone Anziane”, afferma il Presidente della Commissione, Rachele Compare. il testo verrà poi sottoposto al Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva del Regolamento. La figura del Garante delle Persone Anziane, si affianca alle altre già istituite dalla nostra Amministrazione, come il Garante dei Detenuti e il Garante delle Persone con Disabilità, per questo, auspico che possa essere approvata velocemente ed accolta con favore da parte di

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Esplode la protesta delle categorie economiche del commercio di Pisa, che contestano il crescente dilagare di negozi etnici come Kepab  o alimentari etnici che snaturano il centro storico di Pisa, specie Corso Italia e Borgo Stretto. Non bastava il proliferare di negozi etnici nelle zone adiacenti alla stazione, ora si autorizza la loro proliferazione anche in zona Duomo, e nel centro storico pisano. Pisa sta diventando sempre piu' simile ad una citta' nordafricana con veri e propri " Suk " che tra l' altro producono gravissime problematiche per l' ordine pubblico perché i negozi etnici attirano delinquenza e degrado. Infatti risse, accoltellamenti, ubriachi molesti, scippi, rapine, commercio abusivo dilagano senza freni. Il comune di Pisa risponde alle critiche dei commercianti e delle categorie economiche, ribadendo che dal 2006 e' in vigore la liberalizzazione delle attivita' commerciali unita alla direttiva europea Bolkestein che le agevola. Niente di piu' falso, i comuni possono impedire la proliferazione di questi esercizi etnici con apposite ordinanze che mirano a salvaguardare la specificita' storico, artistica, culturale, paesaggistica e turistica di un territorio. Si pensa alle ordinanze anti Kebab emesse dal comune di Forte dei Marmi, che e' pure di sinistra, si pensa alla passata giunta Favilla a Lucca che vieto' con apposite ordinanza i Kepab in citta' per preservarne i suoi caratteri culturali. La risposta evasiva in merito a queste problematiche da parte dell' amministrazione comunale pisana, conferma ancora una volta che si vogliono perseguire fallimentari e folli politiche " delle porte aperte " sull' immigrazione, con la conseguente distruzione dei caratteri storici , culturali, artistici, paesaggistici , enogastronomici che tutti insieme costituiscono la PISANITA'. E non ci si deve meravigliare se le presenze turistiche calano di oltre il 10% a Pisa e sul Litorale, se si consente questo degrado . E mentre si liberalizzano questi " Suk " magari si fanno multe esose al commerciante della trattoria pisana per pochi cm in piu' di gazebo esterno oppure per qualche decibel in piu' la notte, mentre i locali etnici in centro ed alla stazione possono fare baccano quanto vogliono, possono diventare centri di spaccio e delinquenza, perché se anche i residenti protestano vibratamente, non si interviene comunque per far rispettare norme e legalita'. Tutto cio' conferma che questa Sinistra e' ipocritamente tollerante per i potenziali nuovi elettori, mentre al solito i commercianti pisani, toscani, ovviamente " Becchi e Bastonati ".
CYRANO MECHI
 

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