Che ancora seguendo i dicktat di Rifondazione Comunista, decide di " non decidere " e si oppone ancora una volta al ripristino delle strade bianche come via alternativa di scorrimento del traffico , che nei periodi di punta , vedi in Estate raggiunge livelli non piu' sopportabili dalla vetusta rete stradale litoranea. Ed aver incrementato l' urbanizzazione selvaggia sul Litorale, ha portato ad un aumento dei residenti nel periodo estivo e quindi del traffico, senza che siano state studiate valide alternative. Da tempo gli operatori economici e turistici di Tirrenia, Calambrone e Marina di Pisa, chiedono per decongestionare il traffico anche dei parcheggi scambiatori, da realizzarsi presso i terreni demaniali delle strade bianche. Operatori del commercio hanno proposto anche la trasformazione del campo nomadi abusivo di via della Bigattiera in una grande parcheggio scambiatore, ottenendo il risultato di bonificare la zona, ora discarica e covo di pregiudicati e di alleggerire il traffico sul Litorale . Ma questa maggioranza si oppone sempre a queste richieste, confermando un immobilismo amministrativo che sta affossando tutto il Litorale Pisano e la sua economia, come confermano gli impietosi dati sul crollo delle presenze turistiche quest' anno. Ed incomprensibile pure, l' opposizione della Giunta Filippeschi, al ripristino del famoso " trammino " che con rapidità e economicita' di servizio collegava Pisa , il Litorale e Livorno , costituendo di fatto una Metropolitana leggera. L' amministrazione comunale, invece vorrebbe realizzare bus vie , antieconomiche, costose come realizzazione, inquinanti e che aggraverebbero ulteriormente il traffico, come gia' oggi fanno quegli orrendi bus autosnodabili impiegati dal consorzio trasporti Ctt, bus autosnodabili, che ingolfano il traffico ed inquinano essendo mezzi ormai obsoleti. Ripristinare il trammino sarebbe la cosa ovvia e giusta, ma e' chiaro che si spinge per la realizzazione di costose busvie, che di fatto fanno gli interessi di ben determinati lobby dei cementificatori e degli speculatori.
CYRANO MECHI
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