Dopo l' ennesimo blitz della polizia municipale di Pisa, al mercato di via Paparelli, emerge chiaramente il problema dell' abusivismo commerciale gestito da vere e proprie organizzazioni malavitose africane, le cosiddette confraternite senegalese, equivalenti a mafie nostrane, che progressivamente si stanno impadronendo del territorio nella citta' di Pisa. Organizzazioni malavitose che controllano il commercio abusivo, le estorsioni ai parcheggi ed ora si stanno inserendo pure nel florido mercato dello spaccio di stupefacento scalzando i clan magrebini, sempre piu' sulla difensiva ( e lo testimoniano gli accoltellamenti subiti ..) contro gli spacciatori africani. Venditori abusivi sempre piu' arroganti e violenti, organizzati militarmente dai loro Kapo' senegalesi e ghanesi, che controllano le principali piazze e vie pisane, pronti a segnalare la presenza ( sporardica ) di forze dell' ordine. Venditori abusivi che inoltre assaltano ormai aperamente i vigili urbani , con intenzioni minacciose, e per questo la stessa polizia municipale dopo il blitz effettuato recentemente in via Paparelli, chiama apertamente in suo aiuto i commercianti e gli altri corpi di polizia. Una situazione , questa, dell' ordine pubblico a Pisa, decisamente sfuggita ad ogni controllo, e per questo sarebbe opportuno che fosse iniziata in primo luogo dal Prefetto di Pisa e poi dal sindaco, un' azione di contrasto a queste vere e proprie " Mafie Africane " che controllano commercio abusivo, estorsioni ai parcheggi e sempre piu' spaccio di droga. Del caso " Pisa " dovrebbe occuparsene anche il ministero dell' Interno , per accertare se e' compatibile con ordine e sicurezza un abnorme numero di clandestini africani, senza alcuna attivita' che ne giustifichi la permanenza a Pisa e sul territorio nazionale, clandestini che come vediamo sono reclutati dalle stesse organizzazioni criminali del loro paese.
Occorre un' azione di Intelligence, occorre " disarticolare " le mafie africane che operano a Pisa, occorre assicurare alla giustizia ed espellere i capi che gestiscono in questi loschi traffici i loro stessi connazionali e che probabilmente gestiscono anche il traffico di esseri umani a Pisa ed in Toscana.
Da parte delle istutuzioni , soprattutto Prefettura, dovrebbe essere svolto un lavoro d' indagine anche in realta' come Cascina e Pontedera dove vi sono forti concentrazioni di clandestini, la manovalanza criminale che poi opera a Pisa e sul Litorale Pisano e dovrebbero essere sanzionate le locali amministrazioni comunali che nulla hanno fatto finora, per impedire che sul loro territorio , si diffondessero fenomeni come affitti al nero a clandestini e la proliferazione di magazzini di prodotti contraffatti. Come da potenziare i controlli alle stazioni ferroviari di Pisa e Pontedera, per impedire ai venditori abusivi di occupare militarmente i convogli passeggeri, con i loro borsoni, trasformandoli in veri e propri treni merci, dove i normali passeggeri sono spesso insultati e costretti a stare in piedi tra borsoni e pessime condizioni igienico sanitarie. Per di piu' questi africani non pagano il biglietto e alle intimazioni dei controllori di Trenitalia di scendere alla prossima fermata, spesso si rischiano violenze nei confronti del personale stesso di Trenitalia, indifeso di fronte a questi pregiudicati.
CYRANO MECHI
CORRISPONDENTE DA PISA
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