Si amplia il Green data center dell’Università di Pisa, è il più grande d’Italia

Garantito un abbattimento fino al 40% dei consumi di energia, senza dover sacrificare le prestazioni Nel coro dei decenni l’Università di Pisa ha saputo mettere insieme una lunga trafila di primati nel mondo dell’evoluzione digitale, che oggi continua con l’ampliamento del Green data center dell’Ateneo. La sala di San Pietro a Grado, che adesso mette a disposizione della sua comunità dell’Ateneo pisano 38 rack aggiuntivi che, sommati ai 66 già presenti nella struttura, porta a 104 il loro totale. «L’investimento fatto nel Green Data Center di Ateneo è per noi strategico – ha commentato il rettore, Riccardo Zucchi – L’ampliamento di questa struttura, infatti, ci permette di compiere un salto di qualità in progetti competitivi di elevato livello e in contesti di frontiera, come il 5G, l’Intelligenza artificiale, il quantum computing o il tema dell’high performance computing nel contesto del Centro nazionale finanziato nel Pnrr». Per ridurre al contempo gli elevati consumi energetici che

Latrofa sulla questione Arena: “Si è perso troppo tempo, il 19 parte l’ultimo treno. Voglio chiarezza dal PD”




Tra pochi giorni, il 19 aprile, ci sarà l’ultimo consiglio comunale utile per poter affrontare la questione stadio e inserire l’Arena Garibaldi nel piano delle alienazioni, come primo passo per far partire un iter che non è mai partito. Il calendario proposto da Pisa nel Cuore, che lo stesso Sindaco Filippeschi si era detto disponibile a seguire, avrebbe permesso al consiglio comunale di portare in fondo la vicenda in tempo, senza ridursi all’ultima data utile, col rischio di dover rimandare tutto a dopo le elezioni. Raffaele Latrofa solleva molteplici domande e informa i cittadini sulla situazione attuale.



IL PD PRENDE TEMPO – Sabato è stato pubblicato un articolo che fa emergere i dubbi del PD riguardo alla stima del bene da parte dell’agenzia del territorio, ponendo alla segreteria generale del Comune come quesito se il valore di stima indicato in delibera possa dar luogo a un danno erariale e alle conseguenti responsabilità in capo a coloro che esprimeranno un voto favorevole o di astensione. Ma come stanno le cose? Dice Latrofa: “Questo è l’ennesimo trucchetto da parte del PD di prendere tempo. Arrivare a paventare rischi di danno erariale è assurdo, il PD non si fida di una stima fatta dall’agenzia del territorio, quindi da parte dello stesso Stato che dovrebbe punirli se la stima fatta fosse troppo bassa. Voglio sapere i nomi di queste persone, è evidente che non siano in grado di fare i consiglieri comunali e quindi debbano smettere di fare politica e di lavorare nelle amministrazioni comunali.”



LA NOSTRA POSIZIONE E’ CHIARA DA ANNI – La posizione di Pisa nel Cuore e di Raffaele Latrofa è chiara da anni. Latrofa, all’epoca dell’ultima variante urbanistica, ad aprile 2017, presentò un ordine del giorno, poi bocciato dalla maggioranza, che chiedeva di spostare la destinazione urbanistica dello stadio da Ospedaletto e di portarla nel luogo in cui si trova adesso lo stadio, prevedendo una riqualificazione del quartiere molto forte. Invece, all’attuale stato dell’arte, la variante urbanistica prevede lo stadio ancora a Ospedaletto e non è stato fatto niente da parte agli amministratori del PD per cambiare le cose. Latrofa: “Abbiamo chi vuole mettere 30 milioni di euro nello stadio e bisogna metterli nelle condizioni di farlo. Se il PD non vuole lo stadio, almeno ci spieghi perché negli anni non si è fatto niente per metterlo a norma e per arginare il degrado della struttura. Tra la riduzione della capienza delle curve e dell’intera Arena, non si è mai fatto niente per migliorare la situazione. È una vergogna. Io ho abitato in via Santo Stefano, dietro la Curva Sud e so cosa vuol dire essere blindati e avere uno stadio che crolla perché gestito male dalla pubblica amministrazione. Se diventerò Sindaco, fin dalla prima settimana del mio mandato, farò preparare subito dagli uffici tutte le delibere per correre su questa vicenda, opportunità irripetibile per il quartiere e la città, perché è stato perso troppo tempo”



Michele Bufalino

Addetto stampa Pisa Nel Cuore

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