Si amplia il Green data center dell’Università di Pisa, è il più grande d’Italia

Garantito un abbattimento fino al 40% dei consumi di energia, senza dover sacrificare le prestazioni Nel coro dei decenni l’Università di Pisa ha saputo mettere insieme una lunga trafila di primati nel mondo dell’evoluzione digitale, che oggi continua con l’ampliamento del Green data center dell’Ateneo. La sala di San Pietro a Grado, che adesso mette a disposizione della sua comunità dell’Ateneo pisano 38 rack aggiuntivi che, sommati ai 66 già presenti nella struttura, porta a 104 il loro totale. «L’investimento fatto nel Green Data Center di Ateneo è per noi strategico – ha commentato il rettore, Riccardo Zucchi – L’ampliamento di questa struttura, infatti, ci permette di compiere un salto di qualità in progetti competitivi di elevato livello e in contesti di frontiera, come il 5G, l’Intelligenza artificiale, il quantum computing o il tema dell’high performance computing nel contesto del Centro nazionale finanziato nel Pnrr». Per ridurre al contempo gli elevati consumi energetici che

STADIO : COMUNICATO DI LATROFA

Raffaele Latrofa vuole che lo stadio venga approvato prima della fine della legislatura: ”Basta con inutili perdite di tempo, la riunione del 26 febbraio deve servire a tracciare in modo indelebile il calendario dell’iter per tutte le autorizzazioni. È finita l’epoca dei diritti dei politici, dove le promesse hanno l’unico scopo di prendere voti, soprattutto all’alba delle politiche; ora inizia l’era dei doveri. Il sindaco, in qualità di amministratore, ha il dovere di presentare in modo chiaro le date esatte per la realizzazione dell’opera. Tutte le formazioni politiche dovrebbero tendere a quest’unico obiettivo. Tutti gli sforzi dovrebbero essere profusi nella realizzazione di questo progetto strategico e vitale: la nuova Arena Garibaldi-Stadio Romeo Anconetani.

Ogni attacco personale alla mia figura politica è assolutamente irrilevante e strumentale: quanto tempo vogliamo ancora perdere rallentando questo progetto? Sono un ingegnere e non capisco perché ancora stiamo discutendo di futili rancori personali. La città ha il diritto di avere delle risposte certe”.

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